Lunedì 7 Ottobre 2024

19.11.16 Bzö-Allianz der Patrioten (elezioni 29.9.2019)A 10 anni dalla tragica morte di Jörg Haider c’è ancora qualcuno che crede che non si sia trattato di incidente, ma di omicidio. La teoria del complotto, ancorché fantasiosa, affascina sempre, specie se riferita a un personaggio come Haider, tanto amato e tanto odiato dai suoi compatrioti (ma anche da molti fans italiani). Perché l’ipotesi dell’assassinio riverbera sulla vittima un alone di mistero e di grandezza che altrimenti non avrebbe. Altro è dire che Haider è stato assassinato da poteri occulti che volevano fermare la sua azione politica, altro è dire che è morto banalmente uscendo di strada su una curva, perché aveva bevuto troppo e procedeva a una velocità folle.

La verità per gli inquirenti che allora svolsero le indagini è una sola: fu un incidente, dovuto alla guida irresponsabile della vittima, che grazie al cielo viaggiava solo e non coinvolse altri veicoli. Altrimenti il bilancio sarebbe stato molto più tragico. Ma alcuni non vogliono crederci.

Da ieri all’elenco dei complottisti si è aggiunto anche il Bzö della Carinzia, che ha presentato una documentata denuncia alla Procura di Stato di Vienna, chiamando in causa niente meno che il Mossad. Il Bzö (la sigla significa in italiano “lega per il futuro dell’Austria”), fu fondato da Haider nel 2005, quando decise di uscire dall’Fpö, di cui ormai aveva perso il controllo (stava emergendo l’astro nascente di Heinz-Christian Strache, quello finito nei guai a maggio per il video-scandalo di Ibiza). L’operazione non aveva avuto molto successo. Il Bzö aveva raccolto voti soltanto in Carinzia, il Land dove Haider controllava la stanza dei bottoni, ma dopo la morte del suo leader era scomparso dalla scena.

Credevamo non esistesse ormai più. Invece la notizia della denuncia ci ha permesso di scoprire che c’è ancora e continua una sua battaglia disperata per sopravvivere. Apprendiamo che alle ultime elezioni politiche si era presentato aggiungendo alla sigla la denominazione “Alleanza dei patrioti”, ottenendo in tutta l’Austria 760 voti. Per un confronto, il Partito austriaco della birra (non ne conosciamo il programma, ma possiamo dedurlo dal nome) ha ricevuto 4946 voti.

Ebbene ieri questo partito – o ciò che ne è rimasto – ha presentato formale denuncia per omicidio alla Procura di Stato di Vienna, basata su un dossier elaborato da Moshe Friedman, ebreo ultra ortodosso di origine americana, già condannato per negazione dell’Olocausto, truffa e falsificazione di titoli, in cui si sostiene che Haider è stato ammazzato. Nel documento si fa riferimento al contenuto di un libro dello stesso Friedman dal titolo “Il rabbino, il Mossad e l’assassinio di Jörg Haider”.

Nonostante le credenziali poco incoraggianti dell’autore, la Procura di Vienna ha ritenuto di dover comunque prendere in considerazione la denuncia e ha trasmesso le carte alla Procura di Klagenfurt, competente per territorio. I magistrati di qui verificheranno se nella denuncia del Bzö vi siano elementi nuovi, che giustifichino la riapertura delle indagini, oppure ne disporranno una motivata archiviazione.

Le ragioni che convincono sulle cause accidentali della morte di Haider sono molte. Possiamo indicarne le tre principali: 1) Il grave stato di ebrezza era stato provato due volte: da una perizia effettuata sulla salma dall’Istituto di anatomopatologia dell’Università di Graz e da una seconda perizia svolta dall’Università di Innsbruck, su richiesta della moglie. 2) Non c’è ragione di sospettare che i rilievi dell’incidente fossero stati pilotati o manipolati: metà dei carinziani erano sostenitori di Haider e lo erano anche metà dei poliziotti; se qualcuno avesse occultato prove, lo si sarebbe venuto subito a sapere. Il comandante della Polizia del Land, inoltre, era una persona di fiducia di Haider (la legge prevede infatti che la sua nomina abbia il placet del governatore). 3) La morte di Haider è avvenuta quando la sua parabola politica era al termine. Ormai non contava più nulla a livello nazionale, soltanto in Carinzia. Ammesso che il Mossad o altri volessero eliminarlo, lo avrebbero fatto molti anni prima, quando era considerato il “pericolo pubblico numero uno” in Europa e quando aveva avallato scelte sconsiderate, come l’acquisto degli Eurofighter o la privatizzazione dell’immenso patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

La notte sull’11 ottobre Jörg Haider era soltanto un uomo affaticato, dopo una giornata intensa di impegni, che stava tornando a casa nella Bärental, la valle degli orsi, dove il giorno dopo avrebbe dovuto festeggiare i 90 anni della madre Dorothea. La stanchezza e il troppo alcol bevuto gli avevano impedito di chiudere in tempo una curva nell’abitato di Lambichl, a sud di Klagenfurt, dove il limite di velocità era di 70 chilometri all’ora. Lui andava a 170.

 

NELLA FOTO, gli “ultimi mohicani” del Bzö, in occasione della campagna elettorale di settembre in Carinzia.

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