Domenica 2 Giugno 2024

11.08.18 046 Fontana del santuario di Waldrast (Tirolo)Sui sentieri tirolesi ad ogni passo calpestiamo dei sassi. A volte sassi piccoli, che sentiamo scricchiolare sotto gli scarponi. A volte sassi più grandi, che si integrano nel sentiero formando dei gradini naturali e aiutando l’avanzata. A volte, però, ci imbattiamo in rocce imponenti che hanno in sé un grande valore storico. Rocce che hanno preso la forma di castelli, fortezze o di altre curiose testimonianze della movimentata storia del Tirolo, facendoci rivivere il passato attraverso tanti dettagli.

 

 A quota 2.179 metri, in un’area escursionistica a sud ovest del territorio comunale di Nauders, il sentiero incontra una roccia particolare: si tratta della pietra miliare della triplice frontiera, che segna il punto in cui i territori di Austria, Italia e Svizzera si incontrano. Tutte le zone di confine sono molto interessanti dal punto di vista culturale e questa non fa eccezione. Qui, dove un tempo correva l’antico tracciato romano della Via Claudia Augusta, i luoghi ricchi di storia sono tanti. La visita alle massicce fortezze e roccaforti difensive di cui è costellato il paesaggio è l’occasione ideale per una passeggiata lungo gli incantevoli sentieri della zona.

 

Nel punto in cui, scendendo dal passo Resia verso Pfunds e Landeck, l’antica strada romana raggiunge l’Inn, sorgono ancora gli edifici di Alt-Finstermünz, in passato sede doganale e giudiziale. La torre difensiva che, fiancheggiata da due ponti di legno, si staglia nel centro del fiume, così come la piccola cappella, l’antica casa doganale e, abbarbicata alle rocce, la fortificazione di frontiera “Sigismundseck” del XV secolo sono straordinarie testimonianze di epoche ormai lontanissime.

Apertura da giugno a ottobre, informazioni: Tourismusverband Tiroler Oberland, ufficio di Nauders office@nauders.info; www.nauders.com e pfunds@tiroleroberland.at; www.pfunds.at

 

 Non è sempre indispensabile andare in cerca di fortezze, castelli e antiche roccaforti per inseguire il passato. Qualche rifugio di montagna, infatti, custodisce tra le sue pareti un passato storico affascinante. Uno di questi è certamente la Berliner Hütte, rifugio del Club alpino sotto tutela storica che sorge lungo l’omonima Berliner Höhenweg sui pascoli della Schwarzensteinalm, nell’Oberer Zemmgrund (2042 metri d’altitudine). Situato nel territorio di Mayrhofen/Ginzling, è il più antico e più noto rifugio delle Zillertaler Alpen.

 

L’edificio originario fu eretto nel 1879 dalla sezione berlinese del Deutscher und Öesterreichischer Alpenverein (Döav), il club alpino austriaco-tedesco. Che non si tratti di un rifugio alpino qualsiasi, lo si capisce dalle sue dimensioni e dal suo aspetto architettonico. L’impero tedesco dell’800 – il secondo Reich – voleva per la Berliner Hütte, rifugio che portava l’ingombrante nome della capitale, un edificio grandioso, per dimostrare la propria magnificenza anche in mezzo ai giganti di tremila metri. Nel corso degli anni il rifugio subì diversi rifacimenti e attualmente, d’estate, offre ben 180 posti letto (camere private e camerate).

Berliner Hütte, Zemmgrund 282, A-6295 Ginzling; tel. rifugio +43.5286.5223 ; cell. +43.676.7051473 ; berlinerhuette@aon.at – solo al di fuori degli orari d’apertura

 

 Ancora più indietro nel tempo conduce, invece, il cosiddetto “Archäologischer Rundwanderweg” di Obergurgl (Ötztal), un itinerario ad anello dedicato al mondo archeologico. Gli escursionisti hanno l’opportunità di imparare quanto scoperto in loco da studiosi e archeologi, per esempio sull’origine dei primi insediamenti umani nella regione. Tutte le informazioni sono riportate in tre lingue su pannelli di rame disseminati lungo il percorso. E, tra una stazione e l’altra, rimane tutto il tempo necessario per ammirare le meraviglie del Parco naturale della Ötztal, attraverso cui si snoda il tracciato, e in particolare gli straordinari pini cembri della famosa Obergurgl Zirbenwald.

 

Così come un tempo erano i compagni di Ötzi a dover risalire faticosamente i sentieri e i valichi di queste montagne, ancor oggi è necessaria un po’ di resistenza per percorrere l’intero itinerario: 6-7 ore per 550 metri di dislivello.Nonostante i diversi punti di ristoro, si consiglia di munirsi in anticipo di provviste e bevande a sufficienza.

Ötztal Tourismus, Information Obergurgl-Hochgurgl, info@obergurgl.com; www.obergurgl.com

 

 Anche se non proprio in alta quota, il sentiero “10 Kapellenweg” di Schwaz si snoda decisamente verso il cielo. Per questo itinerario ad anello per famiglie, lungo sei chilometri, sono necessarie due ore di cammino per circa 270 metri di dislivello. Il punto di partenza e di arrivo è la miniera d’argento di Schwaz, da dove un cunicolo si inoltra nelle profondità della montagna riportando in vita il passato dell’antica “città dell’argento”. Che il sentiero delle cappelle cominci e finisca proprio qui, non è certo una coincidenza. Le chiesette lungo il percorso, infatti, risalgono all’epoca di massimo splendore dell’industria mineraria e proprio qui venivano a pregare i devoti minatori medievali, chiedendo protezione dai grandi pericoli cui erano esposti. Il sentiero delle cappelle è percorribile tutto l’anno: d’inverno il tracciato viene battuto alla perfezione, mentre nei caldi giorni d’estate i tratti nel bosco offrono una piacevole frescura.

Tourismusverband Silberregion Karwendel; info@silberregion-karwendel.at, www.silberregion-karwendel.com

 

 Di una propria sorgente dispose per molto tempo il piccolo santuario di St. Magdalena, situato a 1600 metri di quota in uno splendido punto panoramico tra Trins e Gschnitz nella Gschnitztal (vallata laterale della Wipptal). La fonte, tuttavia, è stata chiusa per non danneggiare i preziosi affreschi romanici che decorano le pareti della chiesetta con raffigurazioni bibliche. Realizzati presumibilmente attorno al ‘200, sono tra i dipinti murari più antichi di tutto il Tirolo. Qui, dove un tempo si trovava un eremitaggio, oggi fanno sosta gli escursionisti per una preghiera nella cappella e uno spuntino nella locanda adiacente. Da Gschnitz si raggiunge St. Magdalena in circa un’ora e mezza di cammino. La locanda è aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 19, da metà maggio a metà ottobre e, su prenotazione, offre posti letto fino a 10 persone.

 

Nel santuario di Maria Waldrast, situato a oltre 1600 metri di quota ai piedi della Serles, la fonte sacra sgorga a tutt’oggi e promette, con ogni sorso, benessere ed ispirazione. Questo almeno l’effetto curativo che le si attribuisce. Nel ristorante del convento, invece, si recuperano le forze con metodi decisamente più profani. L’atmosfera mistica del convento, gestito dall’ordine dei Servi di Maria, fa di questo luogo un’isola di quiete e introspezione. Maria Waldrast è raggiungibile a piedi lungo i tanti sentieri o in auto su una strada forestale in ottimo stato (autostrada del Brennero, uscita Matrei). Oltre alle 21 stanze per un totale di 45 letti, l’edificio dispone anche di accoglienti sale comuni ed è per questo perfettamente indicato per vacanze in famiglia, seminari e progetti di gruppo.

TVB Zentrale Wipptal und seine Seitentäler, tourismus@wipptal.at; www.wipptal.at

 

 Un “monumento” tutto particolare e, al contempo, un impianto di risalita ancora molto comodo è il Kaiserlift di Kufstein, realizzato verso la fine degli anni ’60. Qui, approfittando di una bella escursione a piedi, si può ancora godere del “lusso” di un mezzo di trasporto tutto per sé: nell’epoca delle luccicanti cabinovie, una seggiovia monoposto è davvero qualcosa di straordinario. Nonostante l’aspetto a dir poco antico, questa monoposto adempie ancora diligentemente al suo compito portando i passeggeri a destinazione sulla Jahnhügel, sul Brentenjoch. Da qui si spalanca una magnifica area escursionistica con panorami mozzafiato sulle vette del Wilder Kaiser. Poco lontana sorge la malga Brentenjochalm, dove gli escursionisti possono concedersi una pausa e un delizioso spuntino.

Tourismusverband Ferienland Kufstein, info@kufstein.com; www.kufstein.com

 

Nella foto, la fonte sacra del santuario mariano di Waldrast presso Matrei, in Tirolo.

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