Si sta come d’autunno sulle strade i caprioli. Il traffico automobilistico in Austria fa ogni giorno strage di selvaggina, ma lo fa soprattutto in queste giornate di autunno, quando fa prima buio, si abbassa la nebbia e gli animali escono dal bosco in cerca di nutrimento. Attraversano le strade, ignari del pericolo che corrono, e, quando arriva un veicolo, anziché fuggire e mettersi al sicuro, rimangono paralizzati dalla luce dei fari.
Secondo i dati del Kuratorium für Verkehrssicherheit (KfV) sono oltre 70.000 gli animali del bosco che ogni anno muoiono travolti da un veicolo. Uno ogni 7 minuti. Una vera e propria carneficina, che comporta rischi anche per chi viaggia. Nessuno è morto nello scontro con una bestia travolta sulla carreggiata, ma più di 300 sono rimasti feriti.
Degli animali uccisi dal traffico, oltre la metà erano caprioli e un quarto lepri. Ad essi si aggiungono, in numero inferiore, cervi, cinghiali, volpi. Il numero maggiore di incidenti con animali è stato registrato in Bassa Austria, che è il Land più grande: 28.901 animali uccisi, 95 persone ferite più o meno gravemente.
Per contenere il fenomeno negli ultimi anni sono stati installati lungo le strade riflettori anti-attraversamento (136.000 soltanto in Bassa Austria), che stanno dando buoni risultati, ma solo con gli animali di piccola taglia. Non funzionano con caprioli e cervi. Secondo il KfV, il fenomeno è in parte determinato dal cambiamento climatico, che induce la fauna selvatica a esplorare nuovi territori, in cerca di nutrimento umido.
Che fare se all’improvviso si incontra sulla propria strada un capriolo o un cervo? La raccomandazione del KfV ovviamente è di rallentare immediatamente, abbassare i fari la cui luce ha un effetto paralizzante sugli animali e suonare il clacson. Se l’impatto appare inevitabile, non cercare di sterzare o di schivare la bestia, perché le conseguenze sarebbero peggiori. E, se accade il peggio, avvertire la polizia. Ma viene richiesto di farlo anche se l’animale non è morto e, pur ferito, si è allontanato nel bosco. Ovviamente è proibito caricare la bestia uccisa nel bagagliaio per portarsela a casa.
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