Domenica 2 Giugno 2024

17.06.08 Vienna, Centro islamico moschea Florisdorf (islamisches-zentrum-moschee) - Copia - CopiaSpesso ci si chiede perché le comunità islamiche presenti nei Paesi occidentali non assumano una ferma posizione di condanna nei confronti dei terroristi, che dicono di appartenere alla loro religione e che nel nome di Allah hanno insanguinato le piazze, le strade, gli stadi delle nostre città. Dopo gli ultimi attentati di Londra e di Parigi i musulmani che vivono in Austria hanno deciso di prendere posizione in una forma clamorosa, come non s’era mai vista prima.

Trecento imam provenienti da tutti i nove Länder austriaci – praticamente tutti gli imam che attualmente svolgono opera di assistenza religiosa in Austria – si riuniranno il 14 giugno, mercoledì prossimo, a Vienna, per sottoscrivere una dichiarazione contro il terrorismo. L’incontro avverrà nel Centro islamico di Florisdorf, quartiere periferico della capitale, un tempo abitato soprattutto da operai, dove ora la presenza di immigrati è molto visibile.

La popolazione non sa che cosa viene predicato nelle moschee – ha dichiarato Ibrahim Olgun, presidente della Comunità religiosa islamica in Austria (Iggiö), nell’annunciare l’incontro – e “tra il terrorismo e la pacifica religione islamica non viene fatta alcuna differenza”. Da questa constatazione è derivata la necessità di prendere ufficialmente posizione. “Noi – ha affermato Ramazan Demir, imam che assiste i musulmani in carcere e che è stato uno dei promotori della sottoscrizione – non abbiamo nulla a che fare con questi terroristi, che abusano della nostra religione per i loro scopi, noi non abbiamo nulla da spartire con loro”.

La dichiarazione del 14 giugno sarà inviata a tutti i parlamentari, agli organi di informazione e alle altre comunità religiose presenti in Austria, a cominciare da quella cattolica. Sarà soltanto la prima di una serie di iniziative, che culmineranno in estate, quando alla sera una catena umana, illuminando le strade con le torce, si muoverà dal Centro islamico presso il Donaubrücke, fino a raggiungere la più vicina chiesa cattolica.

Un segno di lutto e di solidarietà con le vittime del terrorismo è già stato espresso nella moschea della Leopoldstadt (il distretto di Vienna dove, prima del nazismo, viveva la comunità ebraica della capitale). In occasione delle preghiere del Ramadan sono state accese delle candele e sono stati esposti dei manifesti nelle vetrine con le scritte “No al terrorismo” e “No nel nostro nome”.

Ieri sera, frattanto, nel corso dell’Iftar, il pasto serale con cui i musulmani interrompono il loro digiuno nel mese del Ramadan, la Comunità islamica ha tenuto un incontro esteso a rappresentanti della Vienna non islamica. Sono intervenuti, tra gli altri, il cancelliere Christian Kern e il segretario generale della Conferenza episcopale cattolica, mons. Peter Schipka, che hanno preso la parola.

 

NELLA FOTO, il Centro islamico di Florisdorf, a Vienna.

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