Domenica 2 Giugno 2024

14.08.14 RingstrasseLa Ringstrasse è una vera miniera di dettagli architettonici e artistici, basti pensare alle decorazioni delle facciate dei palazzi, all’allestimento di portali e di scalinate o anche alle sculture degli edifici. La formula urbanistica prevedeva un insieme di rappresentanza composto da palazzi pubblici e privati, sistemati volutamente uno accanto all’altro.

Tra i monumentali edifici ad uso amministrativo, governativo, culturale o economico situati lungo l’anello si trovano l’Opera di Stato, il Burgtheater, il Municipio, l’Università e il Parlamento. Il Museo di storia naturale, il Kunsthistorisches Museum e la Neue Burg, un ampliamento del palazzo imperiale, erano elementi di un progetto architettonico che aveva la scopo di sottolineare la rivendicazione alla sovranità degli Asburgo. Il foro imperiale doveva collegare la Hofburg con i due musei gemelli eretti per ospitare le raccolte imperiali e spingersi fino alle scuderie imperiali (dove oggi si trova il MuseumsQuartier). La seconda ala di fronte alla Neue Hofburg (oggi Heldenplatz) non fu mai realizzata, e il foro imperiale rimase incompleto.

I palazzi privati che si inanellano lungo la Ringstrasse sono una testimonianza dell’ascesa dell’alta borghesia cittadina. La massiccia industrializzazione aveva favorito banchieri, industriali e imprenditori. Questa agiata “generazione di fondatori”, di cui facevano parte anche le famiglie liberali dell’alta borghesia ebraica, trovò nella Ringstrasse la scenografia perfetta per il proprio ingresso in società.

Molte di queste famiglie avevano accordato importanti finanziamenti all’imperatore, che in segno di riconoscenza aveva loro conferito titoli nobiliari. La tradizionale aristocrazia di corte invece possedeva solo pochi edifici lungo il nuovo viale di rappresentanza. Durante il periodo del nazionalsocialismo tutti i palazzi che appartenevano a famiglie ebree, come ad esempio il Palais Ephrussi con il suo pregiato arredamento furono “arianizzati”, e i loro proprietari furono cacciati, deportati o assassinati.

NELLA FOTO, un tratto rettilineo della Ringstrasse, affiancato da palazzi della ricca borghesia viennese.

 

(Segue – Gli articoli precedenti sono stati pubblicati il 14 agosto 2014 e il 16 agosto 2014)

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