Domenica 2 Giugno 2024

14.03.10 web neonazi alpen-donau.infoToh, chi si rivede! Da alcuni giorni è ricomparsa sul web la pagina “alpen-donau.info”, che era stata rimossa soltanto tre anni fa per apologia del nazismo. Stessa grafica, stessa denominazione, stessi contenuti ispirati all’ideologia della destra radicale neonazista e antisemita austriaca, ma con esternazioni più caute, per non incorrere di nuovo nelle sanzioni di legge. La differenza fondamentale, tuttavia, è che la prima versione di “alpen-donau” si presentava in forma anonima e il sito era registrato in un demanio negli Stati Uniti.

 

L’”alpen-donau” redivivo, invece, non è anonimo e pubblica nella sua home page nome e cognome del suo responsabile: si chiama Richard Pfingstl ed è stato presidente del Ring Freiheitlicher Jugend di Graz, l’organizzazione studentesca del Partito liberalnazionale, un tempo guidato da Jörg Haider e ora da Heinz-Christian Strache. Una foto lo mostra al centro di una manifestazione al campus universitario Karl Franzen di Graz, mentre distribuisce birre in barattolo su cui appare la scritta “Prosit, se quelli di sinistra ti stanno sul c…”.

 

Nel dicembre 2012 Pfingstl era stato condannato a 24 mesi di reclusione, con la condizionale, per apologia del nazismo. Ben più severa, invece, è stata la condanna inflitta lo scorso anno a quello che era stato identificato come il responsabile della prima pagina web “alpen-donau.info”, Gottfried Küssel: 7 anni e 9 mesi di carcere, tutti da scontare. Era stato riconosciuto colpevole di aver creato quel sito, in violazione del Verbotsgesetz, la legge austriaca che vieta non solo la ricostituzione del Partito nazionalsocialista, ma anche la sua apologia e la negazione dell’Olocausto.

 

Che la pagina web fosse di impronta neonazista era evidente fin dal nome, che si richiamava – e si richiama anche ora – alla formula per indicare l’Austria usata dal Terzo Reich dopo l’Anschluss, nel marzo del 1938. Da allora e per i sette anni successivi l’Austria era scomparsa dalla carta geografica d’Europa, per essere definita prima semplicemente Ostmark (marca orientale) e quindi “Alpen und Donau Gaue” (distretti alpini e danubiani). Hitler non poteva tollerare la presenza all’interno del suo Reich di un’entità territoriale che aveva alle spalle un impero durato sei secoli e per questo aveva voluto cancellarne perfino il nome.

 

Küssel prima e ora anche Pfingstl si sono richiamati a quella ridenominazione dell’Austria e naturalmente si ritengono entrambi ingiustamente perseguitati dalla giustizia austriaca per le loro convinzioni politiche. Nel nuovo sito web Pfingstl critica la “sentenza vergognosa” contro il suo camerata e si chiede “se l’Austria non sia uno Stato di m…”. Ma si guarda bene dall’andare oltre, per non vedere di nuovo oscurata la pagina.

 

Per il momento non è stato preso alcun provvedimento nei suoi confronti, ma dal Ministero degli interni si fa sapere che “la pagina web e i loro responsabili sono tenuti sotto osservazione”.

 

Nella foto, la home page del sito web “alpen-donau.info”.

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