Sabato 18 Maggio 2024

15.09.30 Camion frigo con 71 mortiSarà processato in Austria l’autista del camion frigorifero, nel cui cassone il 27 agosto furono trovati i corpi di 71 migranti, morti per asfissia. Otto di essi erano donne, 4 bambini, di cui uno di nemmeno due anni. Erano in fuga da Paesi in guerra e cercavano asilo in Europa. Il loro sogno si è concluso in un’area di sosta dell’autostrada che dal confine ungherese conduce a Vienna, a mezza strada tra Neusiedl am See e Parndorf. È lì che la polizia aveva trovato il camion abbandonato e aveva fatto la macabra scoperta.

Le indagini, condotte in parallelo dalla polizia austriaca e da quella ungherese, avevano consentito in breve tempo di individuare quattro uomini, presunti membri della banda di trafficanti responsabili della strage. Si tratterebbe, in ogni caso, di semplice manovalanza di un’organizzazione criminale, i cui vertici si guardano bena dall’esporsi. L’autista è un bulgaro di 32 anni, che è stato arrestato dalla polizia del suo Paese. La notizia di ieri è che le autorità bulgare hanno accolto la richiesta di estradizione giunta dall’Austria. L’uomo sarà quindi consegnato alla polizia austriaca e processato dal Tribunale di Eisenstadt, capoluogo del Burgenland, la regione dove era stato abbandonato il camion.

Si presume che l’uomo avesse caricato i 71 profughi in Bulgaria e avesse attraversato il confine ungherese il 26 agosto. La cella del camion frigorifero, però, era a tenuta stagna, per cui si ritiene cha già durante l’attraversamento dell’Ungheria fosse mancato l’ossigeno agli uomini stipati al suo interno. Secondo i medici dell’istituto di medicina legale di Salisburgo, che hanno effettuato l’autopsia di tutti i cadaveri, la morte dev’essere stata orribile. “Non sono morti tutti contemporaneamente – ha spiegato         Edith Tusch-Bauer, docente all’università – per cui, nel buio del cassone, chi ha resistito di più deve essersi reso conto che le persone accanto a lui se ne stavano andando. Erano così stretti l’uno all’altro, che anche chi moriva rimaneva in piedi, insaccato in mezzo agli altri”.

Di questa fine atroce dovrà rispondere ora il bulgaro che guidava il camion. Il traffico di uomini comporta una pena detentiva fino a 3 anni, ma in questo caso il reato è di omicidio e potrebbe costare l’ergastolo. La consegna all’autorità giudiziaria austriaca avverrà fra 5 giorni, perché questo è il termine per l’eventuale presentazione di ricorsi contro il provvedimento.

Quando il 27 agosto fu scoperto il camion frigorifero con le sue 71 vittime per l’Austria fu uno choc, che modificò nell’opinione pubblica la percezione del fenomeno migratorio, fino ad allora ritenuto un problema che doveva riguardare soltanto l’Italia e la Grecia. Da quel momento l’atteggiamento dell’Austria e quindi anche della Germania è radicalmente mutato e finalmente si è ritenuto che del fenomeno dovesse farsi carico tutta l’Europa.

 

NELLA FOTO, il camion frigorifero nell’area di sosta dell’autostrada A4, poco dopo il rinvenimento a bordo di 71 cadaveri.

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