Domenica 2 Giugno 2024

15.08.14 Traiskirchen (Bassa Austria), tendopoli nel centro per migranti - CopiaLa situazione profughi in Austria è in continua evoluzione. Anche qui ne arrivano ogni giorno di nuovi, in fuga dai Paesi un guerra del Medio Oriente. Il Ministero degli interni aveva messo in conto quest’anno un aumento rilevante degli arrivi, proprio in conseguenza delle tante crisi in corso, ma la realtà supera le previsioni.

L’accordo tra governo federale e Länder per la ridistribuzione dei richiedenti asilo su tutto il territorio nazionale sembra non reggere più. Il Ministero degli interni ha urgente necessità di dare un alloggio almeno provvisorio ai nuovi arrivati. Il più grande centro di prima accoglienza di tutta l’Austria, a Traiskirchen, è stato chiuso, perché stava scoppiando. In mancanza di altre strutture edilizie immediatamente disponibili, la soluzione più semplice per ora sembra quelle delle tendopoli. Tende tradizionali, come quelle usate dalla nostra Protezione civile, o tende di grandi dimensioni (tipo palloni pressostatici), di cui la ministra degli interni Johanna Mikl-Leitner ha visto alcuni modelli nel corso di una recente visita in Baviera, rimanendone entusiasta.

L’idea delle tendopoli non entusiasma, invece, i governi regionali, riluttanti ad accogliere nuovi massicci arrivi, perché farebbero franare il faticoso lavoro che le singole amministrazioni stanno facendo per favorire l’accoglienza dei migranti in piccoli gruppi e la loro integrazione nelle comunità locali. Ma la ministra ha fretta e, per superare le resistenze locali, ha nel cassetto una legge che dovrebbe consentirle la creazione di campi di accoglienza ovunque, senza il preventivo consenso dei governi regionali.

Dire che la legge è “nel cassetto” è un po’ esagerato. Per il momento, infatti, non esiste alcun disegno di legge pronto. I funzionari del ministero dovranno quindi lavorare anche a Ferragosto, perché il provvedimento sarà portato all’approvazione lunedì prossimo, nel corso di una seduta straordinaria del Parlamento, convocato appositamente per discutere la questione migranti. Trattandosi di una legge che va contro l’autonomia del Länder, dovrà avere rango costituzionale: dovrà essere approvata, cioè, da almeno due terzi dei deputati. Spö e Övp sono al lavoro per avere l’appoggio esterno dei Verdi.

Frattanto sono stati resi noti i dati ufficiali relativi ai migranti giunti in Austria tra gennaio e tutto giugno. Sono complessivamente 28.311. Il numero maggiore (7.692) è costituito da siriani. Gli altri principali Paesi di provenienza sono, nell’ordine, Afghanistan (5.749), Iraq (3.806), Kossovo (2.298), Pakistan (1.183), Somalia (1.163), Russia (820).

La conoscenza di questi dati è molto importante. Consente un confronto con i migranti nel nostro Paese e in altri Paesi dell’Unione Europea. Consente di verificare chi ne ha di più e chi ne ha di meno. A chi chiede di rivedere il trattato di Dublino, permette di riflettere e di comprendere che c’è il rischio che non l’Italia potrebbe chiedere all’Europa di farsi carico dei migranti approdati sulle nostre sponde, ma altri Paesi europei, a cominciare dall’Austria, potrebbero chiedere all’Italia di farsi carico dei loro.

 

NELLA FOTO, la tendopoli per 480 migranti montata sul terreno del Centro di prima accoglienza di Traiskirchen, in Bassa Austria.

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