Sabato 18 Maggio 2024

21.07.24 Beate Meinl-Reisinger (Neos)L’Ungheria di Orban ha reagito con strumenti inusuali alla recente condanna del Parlamento europeo alla sua legislazione anti Lgbt. La risoluzione è stata approvata a larghissima maggioranza, con il solo voto contrario, nella rappresentanza italiana, dei deputati della Lega di Salvini e di Fratelli d’Italia.

Dopo quel voto Viktor Orban è passato al contrattacco, pubblicando a pagamento un’intera pagina di giornale in altri Paesi dell’Ue, accusando Bruxelles di voler creare un “superstato”, senza averne ricevuto l’autorizzazione da alcuno. In Austria soltanto il quotidiano “Die Presse” ha accettato la pubblicazione, così come avrebbero fatto alcuni giornali scandinavi, mentre sarebbe stata rifiutata da quelli belgi.

Al “contrattacco” del leader della destra nazionalista ungherese ha reagito la Neos (“Neues Österreich”), il piccolo partito liberale di centro, che a sua volta ha acquistato un grande spazio pubblicitario sul settimanale “Magyar Hang” (“Voce ungherese”), che appartiene a quelle poche voci critiche nei confronti del governo di Budapest (altre due testate ungheresi hanno rifiutato l’inserzione).

Nella pagina a pagamento del “Magyar Hang” la segretaria politica della Neos, Beate Meinl-Reisinger (nella foto) ha tratteggiato in sette punti la visione che i liberali austriaci hanno dell’Europa. In particolare, si è espressa per un’Europa unita, in grado di avere un futuro, nella quale siano tutelate le minoranze e sia difesa la libertà di stampa e di opinione, esortando il governo Orban a prendere sul serio questi valori.

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