Sabato 18 Maggio 2024

18.10.06 Referendum contro fumo sigarette - CopiaÈ stato reso noto ieri il risultato definitivo del referendum consultivo sul fumo nei locali pubblici, svoltosi nella prima settimana di ottobre. Non modifica di molto il risultato provvisorio comunicato subito dopo la chiusura della consultazione: si devono aggiungere soltanto poche firme in più, che hanno portato il totale a 881.692. Non sono bastate, insomma, a superare la soglia delle 900.000 firme, che avrebbe consentito lo svolgimento di un nuovo referendum non più consultivo, ma vincolante per il legislatore.

La conseguenza è che tutto resterà come prima: in bar, ristoranti e trattorie si potrà continuare a fumare, come si è sempre fatto, salvo che nei locali più grandi (con superficie di oltre 75 metri quadrati), dovrà esserci una stanza riservata ai non fumatori. La “libertà di fumo”, infatti, è uno dei punti “qualificanti” del programma del governo di destra, imposto dall’Fpö, il partito sovranista-populista, che ha voluto abrogare la legge approvata nel 2015 dal precedente governo, che aveva messo al bando le sigarette.

Ma talvolta i cittadini sono migliori di chi li rappresenta in Parlamento e nel governo. Accade, infatti, che un numero crescente di esercenti stiano decidendo autonomamente di introdurre il divieto di fumo nei loro locali. Si tratta di una scelta volontaria e in un certo senso coraggiosa, perché mette in conto il rischio di perdere una fetta di clienti, che potrebbero emigrare verso altri locali dove il fumo è tollerato. In Italia questo problema non si era posto, perché il divieto introdotto nel 2003 era stato esteso immediatamente a tutti gli esercizi.

Chi, dunque, trovandosi in Austria per vacanza o per lavoro, preferisse mangiare una Wienerschnitzel o una fetta di strudel senza essere intossicato dal fumo passivo, non dovrebbe far altro che scegliere uno dei locali “raucherfrei”, ovvero “liberi dal fumo”. Non dovrebbe essere difficile individuarli, perché ormai ce ne sono 3.108 e ogni giorno se ne aggiungono altri all’elenco. Dal 23 ottobre, per esempio, sono entrati nel gruppo altri dieci, tra cui la pasticceria Philipp di Graz e la Gasthaus “Zum guten Hirten” (“Al buon pastore”) di Salisburgo. A Klagenfurt i luoghi dove non si fuma sono 54, a Villaco 33, a Graz 246, a Vienna 798.

L’elenco completo, aggiornato in tempo reale, è disponibile alla pagina web https://da.stinkts.net/ . È in tedesco, ma visitabile facilmente anche per chi non conosce la lingua. I ristoranti aderenti sono rintracciabili digitando il nome della località, di un Land o di un quartiere di Vienna. O facendo la loro ricerca su una mappa, ingrandibile a piacere. Di ogni locale vengono indicati l’indirizzo, il telefono, il sito internet, la mail e, spesso, anche informazioni sull’offerta gastronomica. Ovviamente “raucherfrei” significa che le sigarette sono del tutto bandite. Non fanno parte dell’elenco gli esercizi che permettono di fumare in alcuni dei loro locali o che lo permettono in alcune ore della sera. Entrando in questi esercizi c’è la garanzia di poter gustare il cibo e le bevande senza il fastidio del fumo. Proprio come in Italia.

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