Domenica 2 Giugno 2024

10.08.13 Wofgang Kulterer in tribunale a KlagenfurtA tre mesi dal suo arresto, Wolfgang Kulterer è stato rimesso in libertà su cauzione. L’ex direttore generale di Hypo Group Alpe Adria, un tempo uno degli uomini più potenti della Carinzia (e non solo), è accusato di infedeltà patrimoniale, in relazione all’affidamento senza le dovute cautele di due crediti rivelatisi poi inesigibili. Il provvedimento che gli ha permesso di lasciare il carcere giudiziario di Klagenfurt è stato emesso dal Tribunale superiore di Graz, su versamento di una cauzione di 500.000 euro e dopo che Kulterer si era impegnato con giuramento a non fuggire. Era quest’ultima – la possibilità di fuga – l’unica ragione che avrebbe potuto giustificare ancora la sua permanenza in carcere, perché le altre due – inquinamento delle prove e reiterazione del delitto – non sussistono più: Kulterer non ha più accesso ai documenti di Hypo Bank. Anzi, non ha più nemmeno accesso a Hypo Bank, che nel frattempo ha cambiato proprietà (ora è dello Stato) e amministratori.

Basterà il giuramento e soprattutto basteranno 500.000 euro a dissuadere Kulterer dal diventare uccel di bosco? I giudici di Graz hanno ritenuto di sì, anche perché l’ex numero uno di Hypo Group, stando alle affermazioni del suo difensore Ferdinand Lanker, sarebbe ormai privo di mezzi e i soldi per riavere la libertà gli sarebbero stati prestati da amici che hanno preferito rimanere anonimi.

L’importo, in ogni caso, appare modesto, soprattutto se raffrontato alle cauzioni richieste in situazioni analoghe. Per la scarcerazione del banchiere viennese Julius Meinl, per esempio, implicato in vicende analoghe, furono richiesti (e versati) lo scorso anno 100 milioni di cauzione, vale a dire 200 volte più di quanto è stato richiesto a Kulterer. Ma, si fa osservare, le dimensioni del danno patrimoniale imputato al secondo sono di gran lunga inferiori. In fin dei conti si tratta della concessione nel 2006 di un finanziamento di 2 milioni di euro alla Styrian Spirit, compagnia aerea di Graz poi fallita, e di un prestito di 150.000 euro a un detective carinziano che aveva svolto indagini per conto di Haider. In tutto 2 milioni 150 mila euro.

E qui appare in evidenza un aspetto sconcertante dell’intera vicenda giudiziaria. Hypo Group Alpe Adria è arrivata a un passo dal fallimento, sepolta sotto una montagna di debiti che al momento attuale superano i 6 miliardi di euro. Una perdita enorme, sofferta in gran parte dal Land Baviera (perché negli ultimi tre anni l’azionista di maggioranza della holding era la Bayern Landesbank, di proprietà del Land tedesco) e in una parte un po’ meno grande dallo Stato austriaco (subentrato nella proprietà del gruppo per salvarlo dal fallimento). Basti dire che il costo per i contribuenti austriaci sarà quasi pari alla manovra finanziaria varata in questi giorni e che il Land Baviera – uno dei più ricchi, se non il più ricco, della ricca Germania – rischia per la prima volta di sforare i parametri di Maastricht nel suo bilancio, per il disavanzo procuratole dal dissesto della banca carinziana.

Le dimensioni dello scandalo Hypo Group sono dunque queste. Ebbene, dopo un anno di indagini, le sole contestazioni che la Procura della Repubblica di Klagenfurt è riuscita a muovere nei confronti di Kulterer riguardano due finanziamenti per 2 milioni 150 mila euro. Briciole, insomma.

E qui emerge un altro aspetto non meno sconcertante, che ha connotazioni politiche. Sia nel caso della Styrian Spirit che in quello del detective insolvente, Kulterer aveva concesso il prestito, diciamo così, alla leggera, perché glielo aveva ordinato Jörg Haider, che, in qualità di governatore del Land (allora ancora azionista di maggioranza della holding) si serviva di Hypo Group come di un proprio bancomat. Tant’è vero che nello stesso momento in cui Hypo Group prestava 2 milioni a Styrian Spirit, il Land Carinzia ne metteva a disposizione altri 3, tratti dal proprio bilancio. Haider aveva l’ambizione allora di diventare proprietario di una compagnia aerea e si era lanciato in un’avventura fallimentare, coinvolgendo la banca e il suo direttore generale. Di quell’avventura Kulterer è chiamato ora a rendere conto alla giustizia. I colleghi di Haider nel governo regionale, invece, non dovranno rispondere di nulla. Del resto sono già stati “assolti” dagli elettori che nella primavera 2006 hanno ridato loro fiducia con il 45% dei voti.

Nella foto, Wolfgang Kulterer nell’aula del Tribunale di Klagenfurt in occasione del processo che lo ha visto condannato per falso in bilancio.

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