Sabato 18 Maggio 2024

14.12.27 Klagenfurt, sala del Landtag (consiglio regionale)Il Land Carinzia è retto da poco meno di due anni da un governo di coalizione tra socialdemocratici (Spö), popolari (Övp) e, per la prima volta, Verdi (Grünen). La sua entrata in carica, dopo le elezioni regionali del 3 marzo 2013, ha segnato una svolta nella politica carinziana, che nei 13 anni precedenti era stata caratterizzata da governi egemonizzati dai liberalnazionali (presentatisi in origine con la sigla Fpö e, dopo il 2005, con la sigla Bzö) guidati da Jörg Haider e, dopo la sua morte nel 2008, dai successori.

Nell’assumere la responsabilità di governo, nella primavera 2013, la nuova giunta Spö-Övp-Grünen si era assunta il non facile compito di risanare i conti del Land, dopo anni di gestione a dir poco spensierata, che aveva dilapidato i “gioielli di famiglia” (patrimonio immobiliare, quote della società elettrica Kelag, quota azionaria di Hypo Bank) e accumulato un debito miliardario. Il bilancio 2015 recentemente licenziato consente di verificare in che misura quell’impegno sia stato mantenuto.

Il primo dato che balza agli occhi è che l’impegno al pareggio, che una legge del 2011 aveva previsto a partire dal 2015, non è stato rispettato. Anche i conti del nuovo anno si chiuderanno in perdita, con entrate per 2,187 miliardi e uscite per 2,281 miliardi. La nuova giunta ha stretto il più possibile i cordoni della borsa, introducendo tagli di spesa corrente per 34 milioni, che si aggiungeranno ai 128,8 milioni di tagli dei due anni precedenti, ma non ha voluto rinunciare ad alcuni investimenti in settori ritenuti chiave, dalla scuola ai servizi sociali. Ha preferito quindi modificare la legge del 2011, per rinviare a tempi migliori il pareggio.

A pesare enormemente sui conti sono gli interessi sul debito pregresso, che ammonta complessivamente a 3,2 miliardi. Ciascun cittadino carinziano porta dunque sulle sue spalle un debito del Land di 5.809 euro (cui, ovviamente, va sommato anche il debito dello Stato). C’è tuttavia una buona notizia: rispetto al bilancio 2014 il debito pro capite è calato di 10 euro. Sembra una briciola, ma significa un’inversione di tendenza dopo anni di indebitamento crescente. E, come ha osservato l’assessore Rolf Holub (Verdi), “i risultati delle riforme in atto si vedranno soltanto fra 10 anni”.

Le voci di spesa sono illuminanti per capire le scelte della giunta Spö-Övp-Grünen. Al primo posto sta l’istruzione, che impegna da sola un quarto dell’intero budget di spesa (24,38%). Significa 1.000 euro per ogni carinziano. Usando sempre il rapporto spesa pro capite, al secondo posto compaiono le spese per i servizi sociali e per le famiglie (748,48 euro). Al terzo posto si colloca la sanità con 682,10 euro, seguita dalle spese dell’amministrazione (363,52 euro), dall’edilizia abitativa (313,16 euro), dai servizi finanziari (266,96 euro), dai lavori stradali, idraulici e di trasporto (199,09), dai trasferimenti ai Comuni (152,43 euro), dal sostegno all’economia (105,64 euro), dall’arte e cultura (102,91). Il confronto con l’Italia appare inevitabile, ma in realtà non è possibile, perché in alcuni settori (per esempio nell’istruzione e nella sanità) il Land interviene in concorso con lo Stato.

Le spese sanitarie comprendono anche gli interventi a copertura dei deficit di bilancio degli ospedali. Interessante, in proposito, notare la politica finanziaria che in questo settore si era seguita ai tempi di Haider. Per far cassa, gli ospedali erano stati venduti a una holding, che li aveva pagati attingendo al credito bancario. In questo modo il Land aveva incamerato liquidità riducendo il proprio deficit di bilancio. Ma ora la holding deve pagare le rate alle banche e, siccome la holding è al 100% del Land, quest’ultimo deve intervenire per consentire alla holding di onorare i suoi impegni.

Il bilancio è stato approvato con i soli voti dei tre partiti di maggioranza. I due partiti di opposizione, Fpö e Team Kärnten (fino a qualche mese fa si chiamava ancora Team Stronach) hanno votato contro. Evidentemente fa parte delle regole del gioco, ma suonano curiose le parole con cui Christian Leyroutz ha bocciato il bilancio, definendolo “una dichiarazione di bancarotta della politica di bilancio della coalizione rosso-nero-verde (dai colori dei tre partiti di governo, nda)”. Suonano curiose quelle parole, perché l’attuale coalizione non ha fatto altro che raccogliere l’eredità dissestata lasciata proprio dai governi a guida Fpö, cercando di rimettere insieme i cocci.

 

NELLA FOTO, l’aula del Landtag (il consiglio regionale) della Carinzia.

________________________

AUSTRIA VICINA è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina

 

 

Lascia un commento