Sabato 18 Maggio 2024

17.03.09 Gerhard DörflerUn po’ alla volta sta venendo alla luce tutto il “sistema Dörfler”. Negli anni in cui questi era assessore ai lavori pubblici della Carinzia e poi, dopo la morte di Jörg Haider, quando era diventato governatore del Land, chi aspirava a ottenere un appalto per lavori stradali doveva sempre mettere in conto una tangente, altrimenti era tagliato fuori.

Che le cose stessero in questo modo lo si era sospettato da tempo, ma il meccanismo degli appalti e del pagamento delle tangenti (che Dörfler preferiva chiamare “sponsorizzazioni”) è stato spiegato nei dettagli solo nel corso dell’ultima udienza del processo che vede sul banco degli imputati del Tribunale di Klagenfurt tutti gli ex uomini del clan Haider. L’accusa principale riguardava la pubblicazione di una brochure, nel 2009, per la propaganda elettorale del Bzö (si chiamava così, allora, il partito della destra carinziana che fino all’anno prima era stato guidato da Haider). L’opuscolo, con foto dei candidati del Bzö, corredato da un dvd, era stato inviato a domicilio a tutte le famiglie della Carinzia. Il costo di 219.000 euro era stato messo in conto al Land.

Per questa operazione sono stati chiamati in giudizio l’ex vice di Haider, Uwe Scheuch, l’ex assessore alle finanze Harald Dobernig, l’ex portavoce di Haider (e responsabile della propaganda elettorale) Stefan Petzner, l’ex governatore della Carinzia Dörfler (era subentrato ad Haider nell’ottobre del 2008, dopo che questi era rimasto vittima di un incidente d’auto), nonché due funzionari del Land. Solo Dörfler, inoltre, doveva rispondere di corruzione, per aver chiesto una tangente a un’impresa a cui il Land aveva appaltato lavori di risanamento della galleria del Loibl, la strada che collega la Carinzia alla Slovenia.

Sembrava quest’ultima una imputazione collaterale, senza eccessiva rilevanza. Ma quando, nell’ultima udienza, sono sfilati davanti ai giudici tutti i funzionari del Servizio strade del Land e i rappresentanti di alcune ditte di lavori stradali, è apparso evidente che il caso della galleria del Loibl non era isolato, ma faceva parte di un sistema di corruzione che durava da anni, fin da quando Haider era ancora Landeshauptmann e Dörfler assessore ai lavori pubblici (i casi emersi dalle testimonianze risalgono indietro nel tempo fino al 2004). Uno dopo l’altro, i testimoni hanno inchiodato Dörfler alle sue responsabilità, tanto che a un certo punto il pubblico ministero Eberhard Pieber ha preso la parola per annunciare di voler allargare il capo d’accusa nei confronti dell’ex Landeshauptmann.

Il caso è senza precedenti, perché Dörfler è il primo governatore di un Land austriaco che finisca sotto accusa in Tribunale ed è l’unico della combriccola che rivesta ancora cariche pubbliche (è membro del Bundesrat, la seconda Camera dell’Austria, mentre tutti gli altri citati sopra sono usciti definitivamente dalla vita politica). I suoi ex collaboratori chiamati a testimoniare hanno riferito di gare truccate, di graduatorie negli appalti modificate dall’ufficio politico del Land, per favorire ditte che non avevano fatto l’offerta migliore, di minacce nei confronti dei funzionari che non si attenevano alle direttive che venivano loro impartite da Dörfler o direttamente da Haider, di un clima di terrore che si era creato negli uffici.

La sentenza è attesa per la fine del mese.

 

NELLA FOTO, l’ex governatore Gerhard Dörfler sul banco degli imputati in Tribunale.

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