Domenica 2 Giugno 2024

14.04.08 Tilo Berlin in Tribunale a KlagenfurtE così ora è arrivato anche il turno di Tilo Berlin (nella foto), già direttore generale di Hypo Group Alpe Adria nel 2007, accusato di infedeltà patrimoniale nell’emissione di azioni privilegiate della banca, che in verità non erano tali (in quanto prevedevano una clausola segreta di riacquisto), e di aver simulato in questo modo un aumento di capitale che invece non era avvenuto. Per gli stessi reati un mese fa erano stati condannati l’ex direttore generale ai tempi d’oro della holding carinziana, Wolfgang Kulterer (1 anno di reclusione), e altri due ex dirigenti, Josef Kircher e Siegfried Grigg (3 anni a entrambi).

 

Già allora sul banco degli imputati della Corte d’assise di Klagenfurt sarebbe dovuto sedere anche Berlin, che però si trovava negli Stati Uniti e aveva giustificato la sua assenza con ragioni di salute. I giudici, per non perdere tempo, avevano deciso di stralciare la sua posizione e di giudicare intanto i tre imputati presenti. Quella di Berlin non era una scusa. Appena rimessosi in salute è rientrato in Carinzia e si è sottoposto al processo.

 

La Corte ha ritenuto anche lui colpevole, come i suoi ex colleghi, condannandolo a 2 anni e 2 mesi di reclusione, senza il beneficio della condizionale, nonché al risarcimento del danno a Hypo Bank stimato in 2,573 milioni. La sentenza non è immediatamente esecutiva, perché i legali dell’imputato – Patrick Thun-Hohenstein e Malte Berlin (fratello di Tilo) – hanno presentato appello, chiedendo l’annullamento della sentenza.

 

Quello celebrato nei giorni scorsi a Klagenfurt era l’appendice del sesto processo per risvolti penali legati alle ultime travagliate vicende della banca austriaca. Finora sono già state giudicate 11 persone, fra dirigenti della banca e personaggi della politica carinziana, e sono state emesse 16 sentenze di condanna, per complessivi 41 anni e 11 mesi di reclusione. Alcuni dei condannati sono già finiti in carcere. Altri vi entreranno subito dopo Pasqua. Resteranno ancora a piede libero soltanto Berlin e Grigg (condannato nella prima fase dell’ultimo processo), perché hanno fatto entrambi ricorso contro la sentenza. Ma è soltanto una questione di tempo e non si dovrà attendere a lungo, dato che la giustizia austriaca è quarta in Europa per la rapidità con cui opera.

 

Nel corso dell’ultimo processo Tilo Berlin si è proclamato innocente, sostenendo di aver firmato dei documenti che gli erano stati sottoposti dalla banca e che preventivamente erano stati avallati dalla società di revisione Kpmg. Una tesi che evidentemente non ha convinto il collegio giudicante.

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