Domenica 2 Giugno 2024

16-12-21-2-vienna-polizia-antiterrorismoL’Occidente è indifeso di fronte alla minaccia del terrorismo. Può prendere tutte le cautele che vuole, può intensificare i controlli di polizia, può far circondare con blocchi di cemento tutti i suoi mercatini di Natale per impedire il passaggio di altri camion. Ma basta per sentirsi sicuri? Il terrorista, anche quando si tratti di un lupo solitario, ha il vantaggio di poter scegliere i suoi obiettivi. Se un mercatino di Natale è ben protetto, ce ne sono cento altri in giro per l’Austria (e per l’Europa) che lo sono un po’ di meno o non lo sono affatto.

È tenendo conto di questa oggettiva condizione di svantaggio che la Polizia austriaca ieri, assecondando le sollecitazioni giunte da più parti  dopo l’episodio terroristico di Berlino, ha intensificato l’opera di prevenzione, pur sapendo che l’obiettivo della sicurezza assoluta è irraggiungibile. Va detto che già da tempo – quanto meno dai giorni degli attentati in Francia – la speciale unità antiterrorismo austriaca (si chiama “Ufficio federale per la tutela della Costituzione” ed è articolata in nove reparti, uno in ciascun Land, che fanno capo a un ufficio federale a Vienna) aveva rafforzato la sua attività di intelligence, in collaborazione con le altre Polizie d’Europa, per prevenire episodi terroristici ed intercettare per tempo eventuali attentatori.

Dopo i morti di Berlino è stato deciso ieri di aumentare l’impegno, schierando più uomini sul territorio, in particolare nei luoghi più frequentati in questi giorni che precedono le festività, come i mercatini di Natale, i centri commerciali, ma anche in prossimità delle sedi istituzionali, delle ambasciate, delle organizzazioni internazionali (Vienna è una delle sedi dell’Onu).

“Una parte delle misure prese è visibile, un’altra no”, ha dichiarato all’agenzia austriaca di stampa Apa Patrick Maierhofer, portavoce della Polizia di Vienna, alludendo al fatto che sono in circolazione anche molti poliziotti in borghese. La capitale austriaca pullula di turisti, moltissimi dei quali sono italiani. Mercatini dell’Avvento ce ne sono ovunque, almeno quaranta quelli considerati “importanti”. Impossibile proteggerli tutti. La direzione della Polizia viennese, in ogni caso, ha preso contatto con tutti gli organizzatori, per utilizzare al meglio le energie disponibili, facendo affidamento anche sulla vigilanza privata di cui molti mercatini si sono dotati. “L’importante, comunque – ha sottolineato Maierhofer – è non consentire che il terrorismo limiti le nostre abitudini di vita o le modifichi”. E ha aggiunto che lui stesso sarebbe pronto in qualsiasi momento a far visita a un mercatino con la sua famiglia.

L’Adventmarkt nella piazza del Municipio è probabilmente il più visitato dai turisti. “Lavoriamo in stretto contatto con la polizia”, ha spiegato uno dei responsabili. Qui esiste un servizio di security, il cui personale è stato addestrato per svolgere una vigilanza preventiva, per facilitare vie di fuga in caso di emergenza, per intervenire a spegnere eventuali incendi. Si vuole evitare che la gente rinunci alla passeggiata tra le bancarelle. “Deve essere anche un segno di solidarietà, per far capire che non ci lasciamo intimidire, nonostante i tragici eventi di Berlino”.

Un segnale forte in questo senso è sicuramente quello del “Silvesterpfad”, il “sentiero di San Silvestro”. È un percorso attraverso i vicoli del centro storico di Vienna, da una piazza all’altra, dove dal tardo pomeriggio del 31 dicembre fino a notte fonda si ascolta musica all’aperto, si balla e ci si ristora con cibi e bevande offerti da appositi chioschi. L’evento si ripete ogni anno richiamando centinaia di migliaia di persone. Gli organizzatori e le autorità comunali hanno confermato che la manifestazione non sarà annullata.

Un’altra città che potrebbe essere presa di mira è Salisburgo. Anche qui la Polizia si è data da fare fin dall’altra notte, subito dopo l’attentato di Berlino. “Sappiamo che non sono in grado di garantire una protezione al 100 per cento – ammette Wolfgang Haider, presidente dell’associazione del mercatino – e che se un terrorista isolato è ben preparato, nessuno può fermarlo”. Haider tuttavia ritiene improbabile a Salisburgo un assalto alla guida di un camion, come avvenuto a Berlino e prima ancora a Nizza: ci sono troppe bitte lungo il percorso che ostacolano il transito. L’importante, secondo lui, è tranquillizzare i visitatori e la presenza della Polizia può servire a questo scopo, “per questo la apprezziamo molto”.

Misure analoghe sono state prese in tutte le altre principali località dell’Austria. Ma, come dicevamo all’inizio, c’è sempre qualche zona scoperta. Inoltre, non è pensabile che lo sforzo della polizia possa durare in eterno. Dopo Capodanno le pattuglie in sovrannumero dovranno essere ritirate, gli uomini dovranno recuperare gli straordinari fatti, si tornerà in qualche modo alla routine. Resterà il lavoro di intelligence, più difficile, ma sicuramente più efficace, per evitare che la tragedia di Berlino abbia un bis.

 

NELLA FOTO, pattuglie della Polizia austriaca in servizio da ieri nelle zone più a rischio delle principali città dell’Austria.

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