Venerdì 4 Ottobre 2024

20.07.05 Rudolf AnschoberSono in aumento in Austria i contagi da Covid-19. Il numero è ancora contenuto e non si profila all’orizzonte alcuna emergenza. E pur tuttavia i responsabili della sanità pubblica – e anche i cittadini – sono turbati. In Austria, come in Italia, si era fatta strada l’idea che il peggio fosse alle spalle e che ora, specie in estate, tutto sarebbe andato meglio. È questa la ragione per cui nelle strade, nei negozi, nei parchi pubblici, nelle località turistiche si vedono solo poche persone con il viso coperto dalla mascherina. È vero: non è più obbligatorio portarla e non sono più vietate nemmeno competizioni sportive o spettacoli che possano comportare assembramenti di persone. Ma il governo – e in particolare il ministro della Salute, Rudolf Anschober (nella foto) – richiama continuamente i cittadini all’autodisciplina. “Il virus non è andato in vacanza”, continua a ripetere in ogni occasione.

Quanto siano importanti quei richiami lo dimostra l’aumento dei contagi. Nella settimana che sta per concludersi per ben tre giorni è stata superata la soglia dei 100 contagi, cosa che non accadeva da marzo. Tra venerdì e ieri, per esempio, ne sono stati contati 115, che hanno portato il totale delle persone attualmente infette a 853. La crescita maggiore si è avuta a Vienna (53 casi), seguita dall’Alta Austria (35); 10 in Stiria, 8 in Bassa Austria, 4 nel Burgenland, 1 in Carinzia, nel Salisburghese e nel Vorarlberg. Nessun nuovo contagio solo in Tirolo (dove in marzo era stato nascosto il focolaio di Ischgl).

Le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione e, da ogni singola persona contagiata, cercano di risalire alle persone con cui aveva avuto contatti nei giorni scorsi, per sottoporle a loro volta a tampone e circoscrivere la diffusione del morbo. Si dava per scontato che il “liberi tutti” annunciato nei giorni scorsi avrebbe aumentato le soglie del rischio, ma non si riteneva che i nuovi casi sarebbero aumentati in questa misura.

Anche in considerazione di ciò il ministro Anschober ha accelerato la messa a punto di un “Semaforo Covid”, che dovrebbe essere in funzione da settembre. Si tratta di un meccanismo di rilevazione dei contagi a livello federale, per poi disegnare una mappa dell’Austria, su cui le zone saranno contraddistinte da colori (come in un semaforo), per dare immediatamente l’idea del rischio di contagio. Si andrà dal rosso (per le zone ad alto rischio, che di conseguenza verrebbero poste in quarantena) all’arancione, al giallo fino al verde, per le zone a rischio zero. L’attribuzione del colore avverrà in tempo reale, sulla scorta delle valutazioni che verranno fatte da un team di esperti.

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