Domenica 2 Giugno 2024

13.03.02 Accatonaggio in AustriaL’accattonaggio non può essere vietato e impedire a una persona di chiedere la carità configurerebbe una violazione dei diritti dell’uomo. Lo ha stabilito la Corte costituzionale austriaca, con una sentenza che ha dichiarato illegittima la rigorosa normativa in vigore dal febbraio 2011 in Stiria. Nel Land austriaco sussiste il divieto assoluto di accattonaggio. O, sarebbe più corretto dire, “esisteva” questo divieto, perché la Corte costituzionale, nel decidere sul caso, non ha dato un termine al Land per modificare la legge in vigore, come fa abitualmente. Ha disposto la decadenza con effetto immediato delle norme, perché ritenute in contrasto con i diritti dell’uomo.

 

Significa dunque che ora in Stiria i mendicanti la faranno da padroni? Sì è no. Sì, nel senso che le forze dell’ordine, d’ora in avanti dovranno consentire ai mendicanti di chiedere la carità lungo le strade, esponendo il cappello o esibendo cartelli,  e non potranno più ordinar loro di sloggiare. No, perché, come la Corte ha precisato, l’accattonaggio sarà ammesso, purché “silenzioso” e “non aggressivo”. In altre parole, non saranno consentite quelle forme di accattonaggio invadente, con mendicanti che fermano le persone per la strada, insistono per avere l’elemosina. Né saranno tollerate forme di accattonaggio organizzato (in Austria spesso arrivano mendicanti in gruppo dai Paesi dell’Est,  che si dividono il territorio) o, peggio ancora, praticato con l’impiego di bambini.

 

La Corte costituzionale austriaca si era dovuta occupare della normativa stiriana in materia di accattonaggio su istanza di un immigrato slovacco che, avendo perso il lavoro, aveva cercato di sopravvivere chiedendo la carità per le strade di Graz. Certo, non era stato personalmente il mendicante slovacco a rivolgersi al massimo organo giudiziario austriaco. Non ne sarebbe stato capace e soprattutto non ne avrebbe avuto i mezzi. Per lui era intervenuto Wolfgang Pucher, un sacerdote animatore della “Casa di San Vincenzo”, molto noto in Austria per la sua missione a fianco dei diseredati.

 

La recente sentenza gli ha dato ragione. “Sono al settimo cielo – ha dichiarato ai giornalisti – perché la suprema Corte ha stabilito: elemosinare è un diritto dell’uomo”. Padre Pucher era intervenuto nei confronti della normativa in vigore in Stiria, frutto due anni fa di un accordo tra socialdemocratici e popolari, per il suo carattere esageratamente vessatorio. In nessun altro Land dell’Austria esistono norme così rigorose. Tutti gli altri Länder, Carinzia compresa, vietano l’accattonaggio soltanto quando disturba l’ordine pubblico e comporta di per sé violazione di altre leggi (per esempio, per lo sfruttamento di minori).

 

In Stiria molti mendicanti, assistiti dalla “San Vincenzo” o da altre organizzazioni caritative laiche, avevano cercato di aggirare la legge non chiedendo la carità, ma vendendo un giornale (a Vienna si chiama “Augustin”, altrove “Global Player”), per mascherare l’accattonaggio con un’attività commerciale. I passanti davano loro qualche spicciolo, senza ritirare il giornale. Questa finzione ora non sarà più necessaria.

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