Sabato 18 Maggio 2024

14.12.27 Klagenfurt, sala del Landtag (consiglio regionale)Anno nuovo, indennità di carica nuove, aggiornate al costo della vita. Accade così in Austria, dove, nel rispetto del federalismo, ogni Land decide per proprio conto quanto devono guadagnare il governatore, gli assessori e i consiglieri regionali.

Esiste, per la verità, una legge quadro nazionale che stabilisce una specie di “piramide” delle indennità di carica: al vertice naturalmente sta il capo dello Stato, che incassa più di tutti. Scendendo ai livelli inferiori si incontrano via via il cancelliere, i ministri, i governatori dei Länder, i presidenti del Parlamento, i deputati, gli assessori regionali e giù giù fino ai sindaci e ai consiglieri comunali. La norma generale indica l’indennità dei parlamentari e a quella si fa riferimento per calcolare tutte le altre, moltiplicandole o dividendole per determinati parametri.

La “piramide”, tuttavia, non fissa l’ammontare delle indennità, per non espropriare i Länder di una loro competenza. Si limita a indicare l’importo massimo consentito per i vari livelli istituzionali, evidentemente per evitare che vi siano degli abusi e che a qualche consiglio di Land non venga in mente di assegnare ai propri membri compensi spropositati “alla siciliana”.

Tutta questa premessa per annunciare che quest’anno il Land Carinzia, avvalendosi della facoltà che gli è attribuita di determinare gli aggiornamenti delle indennità di carica dei propri organi istituzionali (dal governatore Peter Kaiser all’ultimo consigliere del Landtag), ha stabilito quello che qui viene definito il “Nulllohnrunde”, vale a dire un aumento pari a zero (Null) dell’indennità. Governatore, assessori, presidente del Landtag, presidenti di commissione, consiglieri incasseranno nel 2016 quanto avevano incassato nel 2015, non un euro in più.

Va detto che avrebbero potuto aumentarsi lo “stipendio” dell’1,2 per cento. Questa era il parametro previsto quest’anno a livello federale e che probabilmente sarà stato applicato in tutti gli altri Länder. In Austria funziona così: i politici non decidono a capocchia l’aumento, ma si sono dati una regola, secondo cui non possono aumentarsi le loro indennità più di quanto aumentano le pensioni. In altre parole, siccome nel 2016, in base ai dati statistici sul costo della vita, i pensionati vedranno aumentato dell’1,2 per cento il loro assegno, lo stesso avverrà o potrà avvenire per i politici.

Non per tutti. Non per quelli della Carinzia, come abbiamo detto sopra. La rinuncia all’aumento l’ha spiegata il governatore Peter Kaiser: “Ci dobbiamo liberare dalla camicia di forza delle garanzie che il Land ha nei confronti dei creditori di Heta Asset Resolution (la bad bank subentrata a Hypo Bank Alpe Adria, nda), che richiede tagli di spesa. È ovvio che la politica debba dare il buon esempio applicando i risparmi prima di tutto a se stessa”.

Non sarà certo quell’1,2 per cento di mancato aumento a colmare l’immenso debito che la Carinzia si è ritrovata sulle spalle. Ma quando si devono chiudere scuole e ospedali, cancellare contributi alle associazioni, ridurre perfino la larghezza dell’asfaltatura sulle strade secondarie, anche una piccola rinuncia acquista un valore simbolico. Tanto più se questa si aggiunge ai tagli già decisi dei finanziamenti ai partiti, ai gruppi consiliari, agli uffici della giunta regionale, che alla fine della legislatura consentiranno un risparmio di 19 milioni di euro.

Mentre il Land sta già tirando la cinghia, si attende di sapere come finirà il braccio di ferro con i creditori di Heta, che pretendono il rimborso delle loro obbligazioni in scadenza, per un valore nominale di 10,2 miliardi. La Carinzia, che in tempi di finanza allegra se n’era fatta garante, non è assolutamente in grado di restituire quella somma. Il massimo che ha detto di poter fare è di chiedere un prestito allo Stato di 1,2 miliardi e con quelli soddisfare, soltanto parzialmente si intende, gli obbligazionisti, che sono per lo più banche tedesche e austriache e fondi di investimento.

Più di così non può fare. Quegli 1,2 miliardi si aggiungerebbero ai 3,5 miliardi di indebitamento pregresso del Land, che nei prossimi vent’anni lo costringerà a iscrivere in ogni bilancio annuale 200 milioni in uscita solo per l’ammortamento dei debiti. Non gli resterà nulla per far altro. Se i creditori insisteranno, il fallimento del Land sarà inevitabile. Non era mai accaduto in passato, ma per tutto c’è sempre una prima volta.

Comunque vadano le cose, per la Carinzia si annunciano tempi difficilissimi. E la decisione della sua classe politica di rinunciare all’aumento dei compensi dà la misura della gravità della situazione.

 

NELLA FOTO, l’aula del Landtag, il consiglio regionale della Carinzia.

________________________

AUSTRIA VICINA è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

Lascia un commento