Sabato 18 Maggio 2024

11.11.18 Graz, Hannes AndroschOgni anno la “Kleine Zeitung” premia gli imprenditori della Stiria e della Carinzia, i due Länder dove il quotidiano è presente. Una cerimonia si svolge in primavera in Carinzia, un’altra si è appena svolta a Graz, per le imprese della Stiria. L’evento si intitola “Primus”, parola che per un italiano è facile da comprendere, mentre a un austriaco, che non abbia un bagaglio di studi classici, va spiegata: identifica un imprenditore che si sia distinto nel suo campo, al punto da poter essere considerato il migliore, il “primo” appunto.

 

Il titolo viene assegnato da una giuria in base a determinati criteri. Per esempio, viene premiato il “Geistblitz”, quello che noi definiremmo il “colpo di genio”: un’idea geniale che si è tradotta in un nuovo prodotto di successo sul mercato. Oppure l’impresa che ha dimostrato un grande coraggio nell’avviare una produzione o nell’affrontare nuovi mercati. O l’impresa che ha saputo riprendersi alla grande, dopo aver rischiato il fallimento.

 

“Primus” è anche un “premio alla carriera”, come quelli che vengono assegnati ai festival del cinema per attori famosi che hanno segnato un’epoca. Quest’anno il “premio alla carriera” della “Kleine Zeitung” è toccato ad Hannes Androsch, personaggio che forse in Italia pochi conoscono, ma che in Austria è invece notissimo, perché appartiene ormai alla storia politica ed economica del paese.

 

Alla storia politica, perché negli anni ’70 e fino ai primi anni ’80 fu ministro delle finanze e vicecancelliere del governo Kreisky (allora aveva soltanto 32 anni). Lasciata la politica, Androsch intraprese una attività imprenditoriale di successo in vari settori, dalla produzione di sale minerale a quella dei circuiti stampati e ad altre ancora, attività che continua a svolgere attivamente ancor oggi, a 73 anni.

 

Nel ricevere il premio dalle mani del direttore della “Kleine Zeitung”, Hubert Patterer, l’anziano politico-imprenditore ha pronunciato parole di ringraziamento non di circostanza. Ha fatto riferimento alla difficile situazione economica in cui si trovano i paesi dell’Unione Europea e alla tentazione, in molti, di un ritorno agli stati nazionali, per sostenere che non sarebbe questa la soluzione alla crisi in atto. “Proprio per le difficoltà di oggi – ha affermato – non abbiamo bisogno di meno Europa, ma di più Europa”.

 

Le sue parole non hanno sorpreso nessuno. In Austria si sa come Androsch la pensa. Ha sorpreso invece l’applauso spontaneo con cui i 400 presenti in sala hanno voluto esprimere il loro consenso alle sue parole. In un paese dove dilaga il populismo dell’Fpö (il Partito liberalnazionale di destra), al punto d’aver contagiato persino l’Spö (il Partito socialdemocratico), e dove l’opinione pubblica è formata da un giornale come la “Kronen Zeitung”, che da anni martella contro l’Europa, non era scontato che le parole di Androsch ricevessero una così favorevole accoglienza. È segno che almeno una parte dell’opinione pubblica austriaca – quella degli imprenditori, costretti ogni giorno a dover fare i conti con i mercati – è consapevole che le ricette populiste sono troppo semplici per risolvere problemi complicati.

 

Nella foto, Hannes Androsch premiato a Graz dalla “Kleine Zeitung”.

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