Venerdì 8 Novembre 2024

20.02.11 MauthausenIl campo di concentramento di Mauthausen diventerà meta annuale di pellegrinaggio di tutti gli alunni delle scuole della Carinzia. Così ha deciso all’unanimità il Landtag, consiglio regionale del Land, approvando plebiscitariamente una mozione presentata da Gerhard Köfer, rappresentante di un minuscolo gruppo di opposizione, il Team Kärnten.

Il passato nazista, l’antisemitismo, l’Olocausto sono temi in cui in Austria non può esserci distinzione tra maggioranza e opposizione. Rimossi per molto tempo dal dibattito politico e dalla memoria collettiva, sono stati finalmente riaffrontati con coraggio negli ultimi trent’anni, dopo che il cancelliere Franz Vranitzky, socialdemocratico, in un celebre discorso pronunciato in Parlamento l’8 luglio 1991, aveva smontato la tesi consolatoria che indicava l’Austria come “prima vittima” del nazismo, riconoscendone al contrario la complicità nella Seconda guerra mondiale e nei crimini contro gli ebrei.

Di quei crimini Mauthausen costituisce una sconvolgente testimonianza. È l’unico campo di concentramento presente sul suolo austriaco. In esso e nelle sue “succursali” furono imprigionati uomini provenienti da tutta Europa. Non meno di 90.000 vi furono uccisi nelle camere a gas.

Ogni anno, il 10 maggio, si commemora la sua liberazione, con la partecipazione di migliaia persone provenienti da tutta Europa e delle massime autorità dello Stato. Ma ciononostante alle giovani generazioni il nome di Mauthausen dice poco. C’è il rischio che con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti, scompaia anche il ricordo di quel che avvenne.

È questa la ragione per cui il Landtag della Carinzia ha ritenuto che fosse necessario accompagnare scolari e studenti in quel campo. “Ogni alunno – ha detto Köfer, illustrando la sua mozione – deve poter avere una chiara visione di questo atroce capitolo della nostra storia”. Proposta immediatamente accolta dal governatore Peter Kaiser, che ha assicurato il sostegno finanziario.

La decisione del Land è stata accolta con favore dal direttore scolastico, Robert Klinglmair: “È importante affrontare il tema dell’Olocausto e una visita ai luoghi in cui ebbe luogo può essere più efficace e coinvolgente”. Serve tuttavia che il viaggio sia preceduto e seguito da un’adeguata preparazione in classe. Della stessa opinione Peter Gstettner, del Comitato Mauthausen della Carinzia: “Si deve evitare che gli scolari affrontino un viaggio di 4 ore e una visita faticosa al campo di concentramento, senza essere preventivamente preparati”.

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