Tra un anno il viaggio in treno dall’Italia a Vienna richiederà circa un’ora in meno, perché entrerà in esercizio il nuovo tracciato ferroviario che attraversa in galleria le montagne della Koralm, barriera naturale tra la Carinzia e la Stiria. Il progetto di cui si parla da tre decenni sta per essere ultimato. Il traguardo finale era annunciato da tempo, ma ora se ne conosce anche la data precisa: il 14 dicembre 2025, in coincidenza con l’entrata in vigore dell’orario invernale.
Chi salirà in treno in Friuli Venezia Giulia, giunto a Klagenfurt, non dovrà compiere più un lungo aggiramento della Koralpe, passando per Judenburg, Leoben e Bruck an der Mur, ma punterà direttamente a Graz, attraversando il nuovo tunnel di 33 chilometri alla base della catena montuosa. Il viaggio tra Klagenfurt e Graz durerà 45 minuti, anziché 2 ore. Da notare che attualmente le ferrovie austriache (Öbb) tra Klagenfurt e Graz trasportano i passeggeri in pullman, perché il viaggio in treno sull’attuale tracciato ferroviario richiederebbe ancora più tempo.
Il nuovo percorso tra i capoluoghi della Carinzia e della Stiria rappresenta il penultimo tassello del Corridoio Baltico-Adriatico, uno dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee, che dalla Polonia arriverà all’Adriatico, con terminali nei porti di Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona e Capodistria. Manca ancora il tassello del Semmering, la barriera montuosa tra la Stiria e la Bassa Austria.
Anche lì è in costruzione un tunnel di base di 27,3 chilometri, che sostituirà la storica ferrovia realizzata da Carlo Ghega alla metà dell’800. All’epoca era stata considerata un capolavoro di ingegneria ferroviaria di montagna (si arrampica fino a quasi 1000 metri di altitudine), ma ormai era diventata inadatta al traffico passeggeri e merci, per le pendenze e le curve a corto raggio, che rallentano la velocità, e i tanti tunnel con dimensioni anguste, che non consentono il trasporto merci in container.
Per la conclusione dei lavori al Semmering si indica la data del 2030. I problemi geologici, dopo quelli politici, hanno allungato i tempi dell’opera. Quando finalmente i treni vi potranno passare, la durata del viaggio si ridurrà di altri 30 minuti. Ma per il trasporto merci, più che la velocità (che pure potrà superare i 200 chilometri all’ora) è importante l’agibilità del nuovo tracciato per carri con i carichi e le dimensioni richiesti oggi.
Il completamento del Corridoio Baltico-Adriatico contribuirà efficacemente al trasporto delle merci su rotaia tra il Baltico e l’Adriatico, con evidenti ricadute sui nostri porti. Ma, in attesa che anche la galleria sotto il Semmering diventi realtà, già l’opera della Koralm, prossima all’inaugurazione, rappresenta un importante traguardo, perché comunque avvicinerà Graz – e di conseguenza anche Vienna – alla nostra regione.
L’impresa ha una lunga storia, iniziata nel 1998, con l’avvio dei primi lavori. Si parla del tunnel di base, che è l’opera più importante. In realtà è nuovo l’intero tracciato Klagenfurt-Graz, perché in precedenza non esisteva alcuna ferrovia lungo questo asse. Esso comprende, dunque, non solo il tunnel di 33 chilometri, ma una linea a doppio binario di 130 chilometri, oltre 100 ponti e sovrappassi e altre gallerie minori per un totale di 17 chilometri. E, siccome il tracciato è nuovo, è stato necessario prevedere anche 23 nuove stazioni.
Una tappa importante dei lavori fu l’avvio dello scavo del tunnel di base, che ebbe inizio su entrambi i versanti della Koralpe – quello carinziano e quello stiriano – nel 2011. Alla cerimonia di inizio, avvenuta il 28 marzo di quell’anno all’imbocco del tunnel stiriano, a Deutschlandsberg, intervenne anche l’allora presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo.
NELLA MAPPA, il nuovo tracciato in colore arancione tra Klagenfurt e Graz, in cui è evidenziato il tunnel della Koralm, che entrerà in esercizio nel 2025. Il tracciato prosegue in colore grigio fino a Vienna, con evidenziato il tunnel di base del Semmering, tra Mürzuschlag (Stiria) e Gloggnitz (Bassa Austria), il cui completamento è previsto nel 2030.
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