Mercoledì 22 Gennaio 2025

Non poteva passare inosservata la svolta politica di Giorgia Meloni. Soprattutto i partner europei temevano di avere a che fare con un nuovo Orban. Invece hanno scoperto che Giorgia, oltre che “donna, madre e cristiana”, è anche fedele alla Nato, è schierata al fianco dell’Ucraina, non è euroscettica e non ci pensa lontanamente di uscire dall’euro, non intende fare affari per conto suo con Putin, ha dimostrato di voler seguire una rigorosa politica di bilancio.

Se ne sono accorti a Bruxelles, e hanno tirato un sospiro di sollievo, ma se ne sono accorti anche a Parigi. In particolare se n’è accorta Marine Le Pen (nella foto), che è tutto quello che Giorgia era una volta e che ora non è più. Lo ha dichiarato chiaro e tondo in un’intervista rilasciata a Martina Meister per la “Kleine Zeitung”, che le ha dedicato due pagine.

Con la giornalista austriaca ha parlato di tutto, dai sondaggi che la vedono in costante crescita alle elezioni presidenziali del 2027 (alle quali intende ripresentarsi), dalla guerra in Ucraina alla crisi di Taiwan, dalla natura del suo partito alla riconciliazione dell’anziano padre. Alla collega italiana che ora è diventata presidente del consiglio sono dedicate due sole domande, ma le risposte sono così interessanti che ad esse la “Kleine Zeitung” ha dedicato il titolo dell’articolo. Sono le parole di Marina Le Pen: “Meloni non è la mia sorella gemella”.

Chiede la giornalista austriaca: “Giorgia Meloni in Italia è arrivata al potere come europeista, atlantista, sostenitrice della Nato. Lei intende normalizzare il suo partito allo stesso modo?”.

“No – risponde secca Marine Le Pen – io rimango euroscettica e ogni giorno che passa divento sempre più euroscettica”.

L’intervistatrice passa al tema immigrazione e chiede: “L’esempio di Meloni dimostra che anche una nazionalista non può far molto contro l’immigrazione illegale. La politica sull’immigrazione dell’Italia si è radicalmente modificata…”.

Nella sua risposta Le Pen usa le parole che poi la “Kleine Zeitung” metterà nel titolo: “Meloni non è la mia sorella gemella. Io sono per una politica deterrente nei confronti dell’immigrazione. La deterrenza funziona solo se l’assegno per i figli viene dato soltanto alle famiglie francesi e se la cittadinanza non viene concessa automaticamente a quelli che sono nati sul suolo francese”.

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