I limiti di velocità in Austria sono quasi identici a quelli in Italia: 130 chilometri all’ora sulle autostrade, 100 chilometri sulle strade al di fuori dei centri abitati (in Italia il limite è 90), 50 chilometri nei centri abitati. Ma vengono osservati? Non sempre. Soprattutto il limite di 50 all’ora viene spesso violato, specie nelle zone periferiche e poco edificate, dove si ha l’impressione che l’imposizione sia eccessiva e ingiustificata.
Non la pensano così i sindaci di 237 Comuni che, spalleggiati dalla Lega dei Comuni e dal Vcö (Verkehrsclub Österreich, associazione che promuove una mobilità ecologica e sostenibile), chiedono di poter introdurre nei centri fittamente abitati il limite di 30 chilometri orari.
Perché chiederlo e non disporlo subito con una propria ordinanza? Perché questo non è possibile in Austria. L’ordinamento giuridico in materia pone molti ostacoli all’autonomia comunale e il processo per imporre un limite di velocità diverso da quello standard è un’impresa faticosa e costosa. Spesso anche inutile, perché i limiti una volta introdotti rischiano di essere rimossi in conseguenza di ricorsi presentati da singoli cittadini o da associazioni di automobilisti.
Le ragioni per volere che in città le auto si muovano a passo d’uomo vengono dall’analisi dei dati sull’infortunistica stradale. Lo scorso anno sì è registrato in Austria un incidente ogni 20 minuti, con 26.550 feriti e con 109 morti. Solo sulle strade in centri abitati e senza considerare i morti e feriti sulle autostrade e sulle strade extraurbane. Se si prendono in considerazione tutti gli incidenti, balza all’occhio che quelli in città rappresentano i due terzi. Rispetto all’anno precedente, inoltre, vi è stato un incremento del 10%.
La tesi dei sindaci e del Vcö è che una riduzione a 30 chilometri del limite di velocità sulle strade interne ridurrebbe drasticamente il numero degli incidenti e delle vittime. Per questo hanno inoltrato alla ministra per il traffico Leonore Gewessler una mozione in cui si chiede di modificare il Codice della strada, concedendo maggiori poteri ai sindaci, sia per introdurre limiti dove serve, sia per poter controllare che siano rispettati.
Sindaci e Vcö sanno di trovare in Gewessler, esponente dei Verdi, un’interlocutrice pronta ad ascoltare, mentre sarà difficile convincere i componenti del governo che fanno capo all’Övp, il Partito popolare. Curiosamente buona parte dei sindaci che chiedono poteri per rallentare il traffico urbano sono proprio dell’Övp, il partito che invece preferisce un traffico veloce.
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