Lunedì 7 Ottobre 2024

I lavoratori di Hypo Italia non sanno bene come andrà a finire con la loro banca e se tra un mese o tra un anno avranno ancora il loro posto di lavoro, ma da ieri hanno almeno una certezza: possono contare sull’appoggio, non solo a parole, della Regione. È questa l’impressione che i rappresentanti sindacali dell’istituto hanno ricavato dall’incontro con la presidente Debora Serracchiani. Il fatto stesso che non si fosse presentata da sola, ma accompagnata dagli assessori alle attività produttive, Sergio Bolzonello, e al lavoro, Loredana Panariti, e da uno staff di funzionari è stato interpretato come un segnale importante.

 

La presidente non solo ha confermato “l’attenzione e l’interesse della Regione per la salvaguardia dell’operatività dell’impresa e la tutela dell’occupazione”, ma ha anche dimostrato di avere chiare idee in testa sulle strade da seguire, dal coinvolgimento dei presidenti di Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Roberto Maroni (perché Hypo Bank non è presente soltanto in Friuli Venezia Giulia), al coinvolgimento della rappresentanza italiana e di quella regionale a Bruxelles, perché solo in quella sede può essere ricercata una soluzione.

 

Da parte della banca, rappresentata ieri soltanto dall’amministratore delegato Lorenzo Snaidero, è stata riferita la posizione ufficiale del gruppo, che è di continuità del business in Italia, con ripianamento del disavanzo di bilancio 2012 e rimborso degli interessi irregolarmente percepiti in passato sui contratti di leasing. Insomma, sul piano operativo, confermato anche nell’ultimo consiglio di amministrazione della holding, il gruppo agisce come se non ci fosse alcun progetto di ridimensionamento.

 

Al termine dell’incontro la Regione ha diffuso un comunicato, in cui si riassumono tutti i temi affrontati. Quanto al proposito della Serracchiani di “stabilire un contatto con i presidenti di Veneto e Lombardia”, lo si motiva con l’esigenza “di dare la giusta sinergia per incidere adeguatamente sul livello nazionale e internazionale, anche in termini di peso istituzionale e territoriale”.

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