C’è un passato nazista nelle vicende dell’Fpö che periodicamente riappare. Anche nell’Fpö di oggi, che pure ha cercato di scrollarsi di dosso quel pesante fardello. Era stata l’attuale dirigenza del partito, già sotto la guida di Heinz-Christian Strache e del suo braccio destro Herbert Kickl, a voler chiudere definitivamente quel capitolo scomodo della sua storia. E ad essi va dato atto di averlo fatto sul serio: da alcuni anni ogniqualvolta a qualche esponente dell’Fpö sfuggono dichiarazioni di stampo nazista o antisemita viene immediatamente rimosso dall’incarico e, in casi gravi, espulso dal partito. Fino a che punto si tratti di una scelta convinta o soltanto di una mossa tattica, per ridiventare un partito “presentabile” anche sul piano internazionale (ed evitare le sanzioni che aveva suscitato ormai quasi vent’anni fa l’alleanza di governo con l’Fpö di Haider), è difficile dirlo.
L’Fpö di oggi non appare più come il bacino di raccolta di ex e neo nazisti di un tempo. Ha piuttosto i connotati di un partito sovranista, molto simile alla Lega. All’insegna dello slogan “prima gli austriaci”, vuole cacciare gli immigrati ed è scettico nei confronti dell’Europa. Non parla più di uscita dall’euro (ma lo aveva fatto fino a tre anni fa, ventilando addirittura la possibilità di un referendum), ma ha cancellato dal suo vocabolario ogni espressione nazista o antisemita.
E pur tuttavia di quel bagaglio ideologico, che ha accompagnato l’Fpö per tanti anni, di quando in quando qualcosa torna in superficie. L’ultimo caso ci porta a Knittelfeld, cittadina della Stiria. Qui è venuto alla luce nei giorni scorsi un “Liederbuch”, un libro di canti del “Pennales Corps Austria”, un’associazione di estrema destra che riunisce studenti ed ex studenti delle scuole superiori locali. È un’associazione “schlagend”, dove cioè viene praticata ancora la cosiddetta “mensura”, ovvero il duello a colpi di sciabola tra i membri, quale prova di carattere e per rinsaldare i vincoli di appartenenza, ma non è una “Burschenschaft”, che è un’associazione tra studenti universitari.
Un libro di canti, dunque. Era stato pubblicato nel 2005 dalla “Burschenschaft” Cheruskia di Graz e donato al “Pennales Corps Austria” di Knittelfeld, che festeggiava il 125. anniversario della sua fondazione. Il quotidiano “Kronen” ha dato un saggio dei canti contenuti. In uno, per esempio, si legge “Heil Hitler, voi antichi germani, io sono Tacito” (è un aggiustamento di un vecchio canto, che vedeva i romani e i germani schierati sulle due sponde del Reno, ma in cui Hitler non veniva menzionato). In un altro ci si fa beffe del banchiere ebreo Rotschild, che è il più grande in tutto e “senza dubbio anche il più grande porco”. Sfogliando il libro (ben 440 pagine in formato A4) si trova anche un saluto “a te, fratello dell’asse” (dove l’asse, ovviamente, è quella Roma-Berlino nella seconda guerra mondiale).
Il “Pennales Corps Austria” non è un organo dell’Fpö, ma, per il suo orientamento di estrema destra, è un vivaio a cui attinge il partito. Uno degli iscritti, per esempio, è l’attuale deputato al parlamento Wolfgang Zanger. Intervistato dal quotidiano di Graz “Kleine Zeitung”, ha dichiarato: “Nel 2005 ho ricevuto in regalo questo libro da un membro più anziano della mia associazione. Da allora lo conservo a casa, non l’ho mai letto e neppure usato. Non mi sono occupato del suo contenuto. Ma a prescindere da ciò, non intendo in alcun modo prendere le distanze da ciò che io stesso non ho fatto o non ho scritto. Tutto questo è stato scritto da persone in un tempo in cui non c’ero ancora”. E pur tuttavia il libro avrebbe per lui un valore, “perché per me ha valore la persona che a suo tempo me l’ha regalato”. E quindi “non lo butterò mai via”.
Queste le parole rilasciate alla “Kleine Zeitung”, cui è seguito un post sulla sua pagina Facebook, nel quale dichiara di sentirsi vittima delle sinistre e che “mai si vergognerà e mai si giustificherà” (la parola “mai” è scritta tutta in lettere maiuscole e la frase termina con tre punti esclamativi).
Per l’Fpö, dunque, il problema non è tanto il libro contenente canzoni antisemite e inneggianti al nazismo (alcune, non tutte), libro che comunque sorprende, perché pubblicato in tempi recenti, non mezzo secolo fa. Il problema è la reazione del suo rappresentante di zona, il deputato Zanger. È per questa ragione che il segretario dell’Fpö della Stiria (e candidato capolista alle elezioni nel Land del 24 novembre), Mario Kunasek, si è affrettato a prendere le distanza dal libro e dal suo collega di partito, affermando di “respingere categoricamente i contenuti che sono stati pubblicati”.
Kunasek era ministro della Difesa nel precedente governo di centro-destra guidato da Sebastian Kurz e si augura, dopo le elezioni regionali, di poter stringere un’alleanza con l’Övp, per poter far parte del governo della Stiria, possibilmente con il ruolo di vice-governatore. L’apparizione del libro complica questo suo piano. È possibile – anzi probabile – che il libro, pubblicato nel 2005, non sia stato tolto per caso proprio in questo momento dagli scaffali polverosi dell’associazione studentesca di Knittelfeld. Ci hanno messo uno zampino i socialdemocratici o forse alcuni esponenti dell’Övp contrari a un’alleanza con l’Fpö? Può darsi.
I primi hanno già escluso la possibilità di un’alleanza con l’Fpö dopo le elezioni, mentre l’Övp non si è ancora espresso in proposito, ma ha chiesto le dimissioni di Zanger. Ciò che colpisce di più in questo caso, però, non è tanto il libro, sono piuttosto le parole di Zanger. Un amaro segnale che anche qui, per usare le parole di un grande storico tedesco, “il passato non vuole passare”.
NELLA FOTO, la copertina del libro edito in occasione dei 125 anni dell’associazione studentesca “Corps Austria” di Knittelfeld e il deputato stiriano Wolfgang Zanger (foto di Mike Ranz, per la Parlamentsdirektion).
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