Lunedì 23 Giugno 2025

“Tutti gli uomini diventano fratelli”. È uno dei primi versi dell’Inno alla gioia di Friedrich Schiller, quello che definisce il senso della sua ode. È un verso di speranza in un’umanità pacificata, simbolo universale di unità e fratellanza. L’auspicio del poeta tedesco, come sappiamo, fu contraddetto mille volte da guerre e guerriglie, ma divenne immortale nella trasposizione musicale che ne fece Ludwig van Beethoven nella sua Nona sinfonia. È una composizione sinfonica che nel quarto movimento diventa corale, introducendo appunto l’ode di Schiller.

Benché il committente fosse la Società Filarmonica di Londra, la prima esecuzione ebbe luogo a Vienna, nel Theater am Kärntnertor, che si trovava all’inizio della Kärntner Strasse, dove oggi c’è l’hotel Sacher. Beethoven, ormai sordo, assistette al concerto. Si dice che al termine il contralto Caroline Unger si fosse avvicinata al compositore e lo avesse fatto voltare perché vedesse ciò che non riusciva a udire: l’ovazione del pubblico che lo applaudiva in piedi.

Era la sera del 7 maggio 1824. Tra pochi giorni saranno passati 200 anni da quella data, e in omaggio a quell’evento i giovani musicisti della Mdw Orchester (l’orchestra della Universität für Musik und darstellende Kunst Wien) hanno organizzato un flashmob davanti al duomo di Santo Stefano, che ha sorpreso ed entusiasmato i numerosi turisti che si trovavano nella piazza (del resto, i flash mob si fanno proprio per questo).

Sotto la direzione del maestro Fedor Rubin si sono radunati un po’ alla volta i musicisti fino a formare un’orchestra completa. I coristi si sono aggiunti solo in un secondo momento, quando è giunto il loro turno di cantare, mentre prima si sono mimetizzati tra la folla. Erano i giovani del coro giovanile dei Wiener Sängerknaben (non il coro di voci bianche che tutti conosciamo, ma una sua sezione formata da studenti di scuola superiore) e i ragazzi dell’organizzazione Superar.

NELLA FOTO, gli studenti della Mdw Orchester, davanti al Duomo di Santo Stefano, con il loro direttore Fedor Rubin, già primo violino dei Wiener Philharmoniker.

__________________________

Austria vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina

https://www.facebook.com/austriavicina