La Commissione Europea ha proposto l’avvio di un procedimento di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Austria. Il bilancio dello Stato 2024 presenta infatti un passivo pari al 4,7% del Pil; quello di quest’anno andrà meglio solo di poco, con un passivo pari al 4,5%. Uno dei parametri di Maastricht che i Paesi dell’Ue devono rispettare prevede che il deficit non debba superare il 3%.
L’Austria non è il solo Paese ad aver sforato quel limite. Altri 10 Paesi si trovano nelle stesse condizioni, con un ventaglio che va dalla Lettonia (3,1%) alla Romania (8,6%). Tra i Paesi più importanti con deficit superiore al 3% troviamo l’Italia (3,3%), l’Ungheria (4,6%), la Francia (5,6%), la Polonia (6,4%).
Quella della commissione è soltanto una proposta. Perché il procedimento d’infrazione sia avviato serve il voto del consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi Ue, che si riuniranno rispettivamente il 20 giugno al Lussemburgo e l’8 luglio a Bruxelles. Intervenendo al Bundesrat (la seconda Camera del Parlamento austriaco, composta dalle rappresentanze dei Länder), il ministro delle Finanze, Markus Marterbauer (nella foto), ha dichiarato di non sentirsi in ansia per l’imminente procedimento di infrazione. E anche per il Capo dello Stato, Alexander Van der Bellen, non vi sarebbe alcun motivo di panico. Un analogo procedimento era già stato disposto nei confronti dell’Austria nel 2008, nel bel mezzo delle crisi economica e finanziaria mondiale. Inoltre il governo sta lavorando per correre ai ripari, in modo che entro il 2028 il bilancio dello Stato possa rientrare nei parametri di Maastricht.
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