Sabato 14 Dicembre 2024

20.04.06 Da dx Rudolf Anschober, Sebastian Kurz, Werner Kogler, Karl NehammerIn Austria la stretta imposta dal Coronavirus incomincerà ad allentarsi dopo Pasqua. Lo ha annunciato ieri il governo, presentando un piano di riapertura delle varie attività, compresi bar e ristoranti, che potranno essere frequentati di nuovo dopo il 15 maggio. Forse c’è troppo ottimismo nel calendario fissato. Forse contano le pressioni esercitate dai settori produttivi e commerciali, che sono tenuti in grande conto dall’Övp. Sta di fatto che da ieri gli austriaci hanno incominciato a sperare di poter tornare gradualmente a una vita normale.

Il cancelliere Sebastian Kurz, in una delle sue ormai quotidiane conferenze stampa affiancato dal vicecancelliere Werner Kogler e dai ministri della Salute, Rudolf Anschober, e degli Interni, Karl Nehammer, ha parlato di “resurrezione dopo Pasqua”. Già da martedì prossimo, infatti, potranno riaprire i negozi con meno di 400 metri quadri (non solo quelli di generi alimentari, che sono sempre rimasti aperti), nonché quelli per l’edilizia e la vivaistica. Apriranno anche i parrucchieri.

Resterà l’obbligo di restare a casa, salvo giustificati motivi (per esempio, per andare nei negozi finalmente riaperti). Sui mezzi pubblici (autobus, tram, metropolitana) sarà obbligatoria la mascherina che copre naso e bocca. Per i grandi eventi non se ne parla sino a fine giugno. Da metà maggio si potrà tornare a frequentare ristoranti e pizzerie, che attualmente funzionano soltanto per asporto di cibi. Riapriranno anche hotel e scuole, non le Università e gli istituti parauniversitari.

“Spero – ha dichiarato il cancelliere – che avremo successo e che presto potremo dire: abbiamo vinto la malattia, impedito i decessi e siamo riusciti a far riprendere l’economia meglio della maggior parte degli altri Stati europei”. Kurz non ha menzionato questa volta l’Italia, come ha spesso fatto per sottolineare la differenza tra la buona gestione dell’emergenza in Austria, rispetto alle “tragiche condizioni” del nostro Paese.

Tutto questo accadrà dopo Pasqua, ovvero dopo il Lunedì dell’Angelo. Nella Settimana santa, invece, resteranno in vigore le norme che limitano drasticamente la mobilità delle persone. Kurz ha esortato i suoi connazionali a rispettare queste imposizioni, considerate decisive per la riuscita del piano. Anche i giorni di Pasqua dovranno essere festeggiati soltanto con le persone con cui si convive, senza scampagnate o incontri con amici e parenti.

A frenare in parte l’eccesso di ottimismo ci ha pensato il ministro degli Interni, Nehammer. Ha detto chiaro e tondo che le misure di allentamento del blocco delle attività saranno immediatamente revocate, qualora dovessero tornare ad aumentare i contagi. Il tal caso verrebbe premuto lo “Stoptaste”, il “pulsante dello stop”, ripristinati i divieti di prima e forse addirittura inaspriti.

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La Cancelleria federale ha diffuso una nota, con l’indicazione in dettaglio delle norme in vigore nella Settimana santa e di ciò che si potrà fare o non fare da martedì, dopo Pasqua.

Nei prossimi 8 giorni si dovrà rigorosamente restare a casa, come è avvenuto finora, con solo quattro eccezioni: 1) Per andare al lavoro, ove non sia possibile il telelavoro da casa (sono esonerati quanti svolgono attività di assistenza). 2) Per urgenti necessità (per esempio, per l’acquisto di generi alimentari o di farmaci). 3) Per aiutare altre persone che, per ragioni di salute, non possono provvedere a se stesse, per esempio per l’acquisto di alimenti. 4) Si potrà uscire in casi eccezionali, ma da soli o con persone conviventi.

Nei giorni di Pasqua non sono consentiti festeggiamenti con visite a parenti, né gite di Pasquetta. Sarà possibile soltanto fare due passi, come già avviene, da soli o con persone conviventi, evitando assembramenti e mantenendo una distanza di almeno un metro da altre persone.

Da ieri è obbligatorio l’uso di mascherine nei supermercati. Dal 14 aprile l’obbligo della mascherina sarà esteso anche a tutti gli altri negozi che saranno aperti. L’importante è che naso e bocca siano coperti: quindi, oltre alle mascherine, possono bastare sciarpe, scialli o maschere fatte in casa. I negozi metteranno a disposizione mascherine gratis o vendute al prezzo di costo (alcuni supermercati lo stanno già facendo, al prezzo di 1 euro, in confezioni da 3).

Dopo il 14 aprile le mascherine saranno obbligatorie in tutti i negozi aperti, ma anche sui mezzi di trasporto pubblico e sui posti di lavoro (salvo accordi diversi presi da datori di lavoro e dipendenti, con intervento delle rappresentanze sindacali).

Nei giorni scorsi aveva fatto discutere la chiusura dei parchi pubblici di Vienna. Dal 14 aprile saranno tutti aperti, con controlli agli ingressi, per garantire che vi sia la dovuta distanza tra i frequentatori e che non si formino gruppi. Valgono le norme generali: muoversi da soli o con persone conviventi, mantenere le distanze con le altre persone che si incontrano.

Confermate le norme sul lavoro, ove non sia svolto da casa: si dovranno mantenere le distanze, igiene personale e disinfezione dei luoghi, uso della mascherina, salvo diversi accordi con il sindacato.

Non si possono frequentare ancora impianti sportivi o palestre di fitness. La revoca eventuale del divieto sarà esaminata a fine aprile. Lo stesso vale per teatri, cinema, istituzioni culturali. Eventi sportivi o di spettacolo rimangono vietati sino alla fine di giugno; a quella data si valuterà se consentirli o meno durante l’estate.

Parrucchieri e parrucchiere dovrebbero poter riprendere l’attività dal 1. maggio, ma la decisione definitiva sarà presa tenendo conto dell’evoluzione dei contagi in quel momento. Inoltre dovranno ancora essere definite le modalità di svolgimento delle prestazioni. A fine aprile sarà valutata anche la situazione di tutti gli altri settori di servizio, come hotel, pensioni, caffè e ristoranti. L’obiettivo è una loro graduale riapertura da metà maggio.

Ed ecco le disposizioni relative al commercio in generale. Alimentari e farmacie sono sempre rimasti aperti. Queste le novità dal 14 aprile: apertura dei negozi con superficie fino a 400 metri quadrati; un solo cliente ogni 20 metri quadrati; verifica della massima capacità con controlli all’ingresso; mascherina naso-bocca obbligatoria per clienti e personale; disinfezione sistematica dei locali; empori per l’edilizia e vivai possono ugualmente aprire, indipendentemente dalla superficie.

Case di riposo e ospedali rimangono chiusi ai visitatori, essendo i loro ospiti le categorie più a rischio, in caso di contagio. Viene prolungato sino alla fine del mese il divieto di uscire di casa e di avere incontro con parenti o amici; a fine mese verrà presa in esame la situazione, per decidere il da farsi.

Potranno essere celebrati matrimoni, funerali, battesimi, ma solo con un numero contenuto di partecipanti: al massimo 30 persone ai funerali e 10 ai matrimoni; ai battesimo potranno essere presenti soltanto le persone con cui si condivide l’abitazione. Esclusa la possibilità di viaggi.

Nel campo dell’istruzione rimangono invariate fino a metà maggio le disposizioni in vigore. Gli esami di maturità e di fine corso di studi avranno regolare svolgimento, ma adottando specifiche precauzioni. Asili e scuole inferiori continueranno a essere aperti soltanto per accogliere bambini che non possano essere accuditi a casa, perché i genitori sono impegnati al lavoro. Lezioni ed esami universitari avranno luogo con collegamenti digitali da casa.

Piscine, bagni all’aperto, spiagge lacuali per ora restano tutte chiuse; la situazione sarà presa di nuovo in considerazione a fine mese.

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CORONAVIRUS CON IL SENNO DI PRIMA

Il 7 febbraio – oggi, due mesi fa – il ministro della Salute, Rudolf Anschober, torna a rassicurare i suoi connazionali che “non c’è assolutamente alcuna ragione di panico” in relazione al Coronavirus. A forza di ripeterlo viene il sospetto che invece il ministro incominci a preoccuparsi. Infatti, vengono intensificati i controlli della temperatura ai viaggiatori in arrivo dalla Cina (all’aeroporto internazionale di Vienna Schwechat atterrano tre voli alla settimana). Quello in calendario ieri è arrivato in ritardo, perché ora i controlli si fanno già a bordo. Sull’aereo di ieri c’erano 140 passeggeri più 15 persone di equipaggio: sono risultate tutte senza febbre.

NELLA FOTO, i rappresentanti del governo con mascherina, alla conferenza stampa di ieri. Da destra, il ministro della Salute Rudolf Anschober, seguito dal cancelliere Sebastian Kurz, dal vicecancelliere Werner Kogler e dal ministro degli Interni Karl Nehammer.

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