Giovedì 14 Novembre 2024

sciare III (c)nassfeld.at - CopiaNon capita ogni anno, ma qualche anno capita: Pramollo/Nassfeld inaugurerà venerdì la sua stagione invernale e c’è già tanta neve, da un minimo di 70 centimetri fino addirittura a 120 alle quote più alte. L’annuncio è stato dato ieri a Udine da Livio Fedrigo, uno dei due albergatori italiani del polo sciistico al confine tra Friuli e Carinzia, nel corso della consueta conferenza stampa di presentazione della stazione turistica.

Altre volte in passato analoghe conferenze erano avvenute in situazioni di quasi emergenza, con poca neve, per lo più sparata dai cannoni. Questa volta, invece, madre natura ha fatto il suo dovere. Significa dunque che il cambiamento climatico non c’è e che la storia del riscaldamento terrestre è appunto una storia? Purtroppo no. Questa volta è andata bene (e andrà probabilmente meglio, perché le temperature sono in calo), ma il rischio è stato grosso, perché la scorsa settimana è piovuto fin oltre i 1500 metri di altitudine, dilavando la neve caduta in abbondanza nei giorni precedenti.

Senza quel rialzo delle temperature e senza tutta quell’acqua – ci ha detto Fedrigo – avremmo avuto 4 metri di neve, come ai vecchi tempi. Invece ci si dovrà accontentare di un po’ di meno, ma in quantità comunque sufficiente per poter mettere in funzione tutti i 30 impianti di risalita e tutte le piste di Pramollo (tranne quella che scende a valle fino Tröpolach). È la prima volta da anni che già al primo giorno della stagione si potrà sciare sull’intero comprensorio e non soltanto su quattro piste e questo è un segno di buon auspicio. Così come è di buon auspicio che proprio mercoledì sia riaperta al traffico la strada che sale da Pontebba, attualmente chiusa per i lavori di consolidamento nel tratto delle gallerie.

La stagione si prolungherà fino al lunedì di Pasqua, che quest’anno cade il 13 aprile, e gli operatori confidano molto sulle presenze stanziali, che finora sono state sempre in aumento. Nella stagione invernale precedente Pramollo e le località a valle sul versante carinziano (da Tröpolach al Presseggersee) si sono registrati quasi 800.000 pernottamenti, con una crescita dell’1,5%. A parte le presenze austriache (223.991 pernottamenti), il contributo maggiore è venuto come sempre dagli ospiti tedeschi (187.445), seguiti da cechi (80.776), ungheresi (64.259), croati (27.206), olandesi (23.519), slovacchi (23.023).

Noi arriviamo soltanto ottavi, con 22.908 pernottamenti, in calo del 9,9% rispetto all’anno precedente. Ma le presenze italiane a Pramollo sono soprattutto dei pendolari del fine settimana, che sfuggono alle statistiche. Anche il loro numero, tuttavia, è calato lo scorso anno. Le ragioni? Da un lato le nostre difficoltà economiche, dall’altro l’aumento dei costi di una giornata sulla neve.

A Pramollo quest’anno lo skipass giornaliero per un adulto, in alta stagione, costerà 49 euro, un euro in più rispetto allo scorso anno (+2%). Ma i gestori degli impianti di risalita avrebbero voluto introdurre un aumento maggiore, se non fossero stati frenati dalla soglia psicologica dei 50 euro. Quest’anno sono rimasti ancora sotto, ma il prossimo anno lo scavalcamento sarà inevitabile. La gestione degli impianti e delle piste costa sempre di più, soprattutto a causa della carenza di neve.

La programmazione dell’innevamento è diventata un’ossessione. Basti dire che quest’anno tutte le risorse disponibili (9,8 milioni di euro) sono state destinate non all’ammodernamento degli impianti, ma al potenziamento della rete di produzione di neve artificiale. Attualmente Pramollo può contare su 420 cannoni sparaneve, che garantiscono la copertura dell’intero demanio sciabile di 110 chilometri, che fanno del polo carinziano uno dei dieci più importanti dell’Austria.

Nel corso della conferenza stampa l’offerta di Pramollo è stata presentata da Sonja Kucher, dell’ufficio turistico di Hermagor. Ha parlato delle piste e degli impianti, ma anche dei 25 rifugi e baite di ristoro situati lungo le piste, di 80 chilometri di tracciati per il fondo a valle, di 55 chilometri di itinerari per escursioni con le ciaspole. E poi soprattutto ha parlato delle molteplici offerte di soggiorno per gli ospiti. Impossibile entrare nei dettagli (ma chi è interessato a conoscerli troverà tutte le informazioni nel sito web del polo). In linea di massima si può dire che la tendenza è di agevolare nei prezzi chi si ferma nel comprensorio di Pramollo per più giorni e che per i genitori con bambini vi sono molte opportunità di far sciare i loro figli gratis o quasi.

Non si trova nel sito web, ma è forse la novità più interessante di quest’anno, l’offerta di eliski, già testata nella scorsa stagione, ma ora annunciata in forma ufficiale. Un elicottero di Elifriuli preleva gli sciatori nella zona di Passo Pramollo, in prossimità dell’hotel “Da Livio”, e li porta sulle cime circostanti, dal monte Cavallo allo Zermula, dal Pizzul alla Creta d’Aip, che promettono indimenticabili discese freeride in neve vergine, accompagnati da guide alpine e maestri di sci.

Le uscite sono previste al mercoledì e al sabato, condizioni di neve e meteo permettendo. Se non si dispone dell’attrezzatura necessaria, potrà essere noleggiata sul posto. La prima volta è richiesto un test sugli sci da effettuare alla vigilia. Prezzi e condizioni sono specificati nel sito web Heliski Alpe Adria. Il problema principale probabilmente sarà la lingua: il sito è soltanto in tedesco e le guide – Alex Huber, Christian Sölle e Sepp Szöke – sono austriache.

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