Si celebrerà sabato 31 agosto il funerale di Richard Lugner, l’imprenditore viennese delle costruzioni deceduto lunedì scorso all’età di 91 anni. Sarà una cerimonia strettamente privata, che tuttavia sarà preceduta dall’esposizione della salma, a partire dalle ore 9, in modo che tutti i viennesi che lo desiderano abbiamo la possibilità di renderle omaggio. Attualmente è già stato messo a disposizione un libro per le condoglianze all’interno della Lugner City, il centro commerciale di Vienna costruito dal defunto, di cui porta il nome.
L’esposizione del feretro non avverrà nella sua parrocchia neppure in quella di Rudolfsheim-Fünfhaus, dove ha sede la Lugner city, ma nel Duomo di Santo Stefano, come si fa per i capi di Stato e, in via eccezionale, anche per i discendenti degli Asburgo (ultimo Otto von Absburg, figlio dell’ultimo imperatore Carlo).
Il funerale sarà privato, ma non sarà privata la “Gedenkstunde” (l’ora del ricordo, che probabilmente durerà più di un’ora) nello Stephansdom. “Tutti i viennesi e tutti gli austriaci sono invitati a prendere congedo dallo scomparso assieme a noi”, ha dichiarato all’Apa Christina Lugner, quarta moglie dell’imprenditore, dal 1991 al 2007, che il defunto aveva soprannominato affettuosamente “Mausi” (topolina).
Christina era la prima moglie per cui Lugner aveva sentito il desiderio di inventare un soprannome. Non lo aveva fatto per le sue precedenti tre mogli Christine, Cornelia e Susanne. Lo avrebbe fatto, invece, per quelle venute dopo: Cathy (2014-2016 ribattezzata “Spatzi” (pettirosso) e l’attuale moglie Simone (sposata il 1. marzo scorso) chiamata “Bienchen” (piccola ape).
In questi giorni di lutto la famiglia Lugner ha trovato il sostegno di mons. Anton Faber, amico da anni del defunto. Proprio mons. Faber avrebbe dovuto benedire in ottobre l’ultimo matrimonio di Lugner, celebrato in marzo soltanto civilmente. Quel matrimonio, il sesto, non avrà dunque la benedizione della Chiesa, ma resterà valido soltanto civilmente ai fini della successione.
Resta da vedere quali delle sei mogli parteciperanno alla “Gedenkstunde” del 31 agosto. Christina Lugner, quando parlava di “prendere congedo dallo scomparso assieme a noi”, in quel “noi” forse intendeva dire tutte. Se sarà così, vedremo mons. Faber stringere la mano a tutte e pronunciare parole di cordoglio per ciascuna di esse. Del resto, al funerale del Capo dello Stato Thomas Klestil, il cardinale Christoph Schönborn aveva stretto la mano commosso alla prima e alla seconda moglie del defunto.
Sono cose che in altre parti del mondo non accadono, almeno non in chiesa. Ma, evidentemente, a Vienna si usa un Codice di diritto canonico i cui canoni sono stati sciacquati nelle acque del Danubio blu.
NELLA FOTO, Richard Lugner con l’ex moglie Christina, in occasione dei festeggiamenti per il suo 87. compleanno.
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