Sabato 8 Novembre 2025

La stagione sciistica al Mölltaler Gletscher si è aperta venerdì scorso. L’alta quota ha reso possibile, come ogni anno, l’entrata in funzione anticipata degli impianti. Negli altri poli della Carinzia (e dell’Austria) si dovrà attendere dicembre. Chi deciderà di andarci, si ricordi di portare con sé, oltre agli sci, agli scarponi e al casco, anche la carta di credito. In questo modo riuscirà a pagare lo skipass senza riempirsi le tasche di troppi contanti.

Le tariffe degli impianti di risalita, infatti, hanno registrato anche quest’anno un’impennata, sfiorando i 70 euro per uno skipass giornaliero per adulti in alta stagione. Che in Tirolo e in altre regioni sciistiche più alla moda (e più dotate di impianti e di piste) si vada già oltre gli 80 euro al giorno non è di grande consolazione.

Ovviamente l’aumento dei prezzi sembrerebbe ampiamente giustificato. L’Austria è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di inflazione: 4,0% in settembre (in Italia 1,6%). Tutto costa di più, dall’energia elettrica che serve a muovere gli impianti al personale in servizio sulle piste. Per non parlare poi degli impianti di innevamento artificiale, sempre più indispensabili con il cambiamento climatico.

Insomma, il maggior costo ha delle ragioni comprensibili. Ma, dalla prospettiva dello sciatore-utente, sono ancora sopportabili simili tariffe? Lo sono per una famiglia che per sciare deve comprare quattro skipass e aggiungere poi le consumazioni nei punti di ristoro, i cui prezzi sono anch’essi lievitati? Gli amministratori dei poli sciistici sono ben consapevoli di rischiare molto, continuando a tirare la corda, perché arriverà il momento in cui la domanda verrà a mancare. In alcune stazioni sciistiche minori ciò è già avvenuto e sono fallite o hanno cessato l’attività prima di fallire (il riferimento è al Dreiländereck e a Lienz).

Il confronto con il Friuli è inevitabile. Qui il giornaliero per adulti in alta stagione è di 44 euro. Per alcuni austriaci il risparmio di circa 25 euro potrebbe risultare molto convincente per preferire le piste friulane. Ma la ragione di una tale differenza di prezzo ovviamente c’è. I poli sciistici della Carinzia devono far quadrare i conti senza il contributo pubblico (il Land interviene soltanto con modeste sovvenzioni per alcune località minori, che servono un’utenza di vallata e che altrimenti chiuderebbero). In Friuli ci pensa la Regione.

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Qui di seguito le tariffe degli skipass in Carinzia, cominciando dai poli sciistici più conosciuti e frequentati dagli italiani. Ovviamente ogni località propone un ampio ventaglio di prezzi, con skipass a ore, per gruppi familiari, per periodo stagionale, per bambini, per ragazzi, per anziani ecc. Non potendo entrare nei dettagli, qui indichiamo soltanto le tariffe dello skipass giornaliero in alta stagione per un adulto e, tra parentesi, per un bambino.

Pramollo-Nassfled (inizio stagione il 5 dicembre) 69,50 euro (bambini 35 euro); Bad Kleinkirchheim (5 dicembre) 69,50 euro (35 euro); Mölltaler Gletscher (da ieri) 69 euro (35 euro); Katschberg (5 dicembre) 69,50 euro (35,50 euro); Goldeck (19 dicembre) 61,50 euro (31 euro); Grossglockner-Heiligenblut (20 dicembre) 42,50 euro (21,50 euro); Ankogel (20 dicembre) 54 euro (27 euro).

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