Crisi o non crisi, il 2009 è stato un anno positivo per quanto concerne i nuovi insediamenti industriali in Carinzia. Come è noto, nel Land esiste un’apposita società che se ne occupa, l’Entwicklungsagentur Kärnten (Eak), Agenzia per lo sviluppo della Carinzia, che alla fine dell’anno ha potuto tirare con soddisfazione le somme: 32 progetti realizzati (nuove aziende o espansione di aziende esistenti); 930 posti di lavoro creati. Complessivamente sono stati presi in esame e avviati i primi contatti per 404 progetti ed è stata prestata assistenza a ulteriori 69 progetti di investimento.
Tra i “trofei” dell’Eak dello scorso anno figura la ditta friulana Refrion, che, non avendo potuto ampliare per ragioni urbanistiche lo stabilimento di cui disponeva (e dispone) a Talmassons e neppure quello nella zona industriale di Tolmezzo, si è vista costretta a “chiedere asilo” in Carinzia e assumere lì 37 lavoratori, anziché in Friuli. La Refrion, che produce scambiatori di calore, si è insediata a Hermagor, occupando lo stabilimento di una ditta che aveva cessato l’attività, la Intercold.
Un’altra azienda insediatasi lo scorso anno in Carinzia è la Petraglas, che ha aperto una sede con 40 dipendenti nella zona industriale di St. Veit an der Glan. Pure dall’Italia è approdata in Carinzia, a Klagenfurt, la “romana” Thi, produttrice di strumenti medici (20 dipendenti). Dalla Russia è giunta la Kraftool, produttrice di utensileria, che ha aperto a Hohenturm un centro logistico e di distribuzione.
Ma non ci sono soltanto ditte straniere che mettono piede in Carinzia. La Eps Industries, per esempio, è un’azienda austriaca produttrice di materiale isolante: ha aperto uno stabilimento con 40 dipendenti nella zona industriale di St. Veit. Dalla Germania è arrivata a Villach la Lantiq, azienda del settore comunicazioni via internet, che a medio termine assumerà 60 persone. Anche la Eco Schulte è un’azienda tedesca: ha aperto una sede nella zona industriale del Dreiländereck (Arnoldstein, al confine con Tarvisio), per puntare da lì all’espansione nel Sud-Est Europa.
L’Eak non limita il suo raggio d’azione alla promozione di insediamenti industriali in Carinzia. Dal 2007 cura anche l’“aftercare”, cioè l’assistenza alle imprese nell’ampliamento dei loro investimenti. Nel 2009 questo servizio è stato prestato, per esempio, alla Weissenseer Holz-System-Bau di Greifenburg e alla Payr Engineering di Patergassen, che hanno potuto ampliare i loro stabilimenti, acquisendo 40 nuove forze lavoro.
Complessivamente dal 1999, anno di nascita dell’Eak, sono stati realizzati 210 progetti con 4.693 posti di lavoro.
Nella foto, Sabrina Schütz-Oberländer, amministratrice dell’Entwicklungsagentur Kärnten, con Marco Di Giacomo, vicepresidente della Danieli, presente con uno stabilimento in Carinzia.