La polizia di Vienna ha arrestato un tassista di 33 anni, di cittadinanza turca. È accusato di aver sottratto ai suoi clienti – per lo più uomini ubriachi, in giro per la città di notte – orologi di pregio che avevano al polso. Il bottino ammonterebbe finora a 39 esemplari, per un valore di 600.000 euro, ma potrebbero essere molti di più, poiché è probabile che non tutte le persone derubate abbiano sporto denuncia. Per questo la polizia, pur mantenendo il riserbo sull’identità dell’arrestato, ne ha reso pubblica la foto su indicazione della magistratura, sperando che qualche altra sua vittima lo riconosca e si faccia avanti.
La serie di furti sarebbe incominciata circa un anno fa, ma soltanto nella primavera scorsa gli inquirenti li hanno collegati tra loro e si sono convinti che il ladro fosse uno solo e non un’organizzazione criminale. In genere le vittime si erano rese conto che l’orologio gli era stato sfilato dal posto soltanto quando erano arrivate a casa e ormai, dato lo stato d’ebrezza, non si ricordavano più che faccia avesse il tassista e che modello di auto guidasse.
L’approccio era sempre lo stesso. Il tassista si muoveva nel primo distretto di Vienna e adocchiava le persone che uscivano dai locali più chic. Si accertava che fossero brille, le avvicinava e chiedeva loro se desiderassero un passaggio. Questi a volte accettavano la proposta, anche perché convinte che fosse il taxi o l’Uber che loro stesse avevano chiamato poco prima. Una volta a bordo, il tassista offriva loro una caramellina o una gomma da masticare. Il sospetto degli inquirenti è che queste contenessero sostanze stupefacenti, per far perdere conoscenza al passeggero, in modo da sottrargli l’orologio senza che se ne accorgesse.
La serie di furti è andata avanti fino a giugno, quando, in circostanze che la polizia non ha voluto spiegare, qualcuno ha sporto una denuncia alla stazione di polizia di Klosterneuburg, località vicinissima a Vienna, ma appartenente alla Bassa Austria. In questo modo gli inquirenti sarebbero venuti a conoscenza del modello dell’auto (una Ford Mondeo Combi), della targa e, di conseguenza, anche dell’identità del tassista. Ma non lo avevano subito fermato. Avevano preferito pedinarlo, per coglierlo sul fatto alla prima occasione.
Proprio mentre erano stati messi in atto questi controlli, il tassista era partito per tre settimane di ferie. Il fatto che in questo periodo non fosse stato denunciato alcun altro furto, li avevano convinti che il turco fosse il loro uomo e che agisse da solo.
La trappola era scattata al suo ritorno. Il tassista è stato visto far salire a bordo un passeggero nel quartiere elegante di Hietzing (questa volta non nel centro storico) e partire per un lungo giro in città, probabilmente in attesa che il cliente si addormentasse, dopo aver succhiato la caramella. L’auto ha fatto una breve sosta in un parcheggio appartato di Rudolfsheim-Fünfhaus, dove evidentemente il tassista si era impossessato dell’orologio del suo passeggero dormiente. Poi aveva ripreso il viaggio in direzione del quartiere di Währing, destinazione finale del percorso.
Questa volta, però, ad attendere il tassista e il suo passeggero c’era la polizia, che ha chiesto al cliente se avesse ancora l’orologio al polso. Questi si è accorto solo in quel momento che gli era sparito. Si trattava di un Rolex, che è stato ritrovato nella tasca sinistra dei pantaloni del tassista. Il cittadino turco è stato arrestato e probabilmente deve aver opposto resistenza, perché uno dei poliziotti è rimasto ferito.
Subito dopo è stata perquisita la sua abitazione, nella quale sono stati trovati altri orologi di marca di grande valore e altri che sono risultati patacche.
LA FOTO del tassista di Vienna, resa eccezionalmente pubblica dalla polizia, su indicazione della magistratura, per favorirne il riconoscimento da parte di altre eventuali vittime.
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