Martedì 21 Gennaio 2025

Qualcuno mette in discussione la presenza di croci sulle vette delle nostre montagne. In nome della laicità dello Stato si vorrebbe che fossero tolte. Capita anche Austria, ma non con tanta insistenza, perché qui la “Gipfelkreuz”, la “croce di vetta”, appartiene alla tradizione e ha un valore che va al di là del significato religioso.

E se, accanto o al posto della croce di vetta, vedessimo apparire la mezzaluna islamica? In fin dei conti in Austria vivono quasi 750 mila persone che si riconoscono nella fede dell’Islam. L’ipotesi è stata presa in considerazione proprio in questi giorni, in seguito alla diffusione di una lettera dell’Alpenverein (il Club alpino austriaco) ai consiglieri del Landtag di Vienna, all’incaricato per l’integrazione (degli immigrati) e alla Islamische Glaubengemeinschaft (la Comunità religiosa islamica). Nella missiva si annuncia il proposito di istituire all’interno dell’Alpenverein una speciale sezione islamica e – udite! udite! – di collocare di comune accordo la mezzaluna su una delle cime delle Alpi austriache.

La notizia è circolata sul web, suscitando indignazione e sconcerto, ed è diventata virale per una ragione molto semplice: perché è falsa. Non ci sono notizie diffuse dai social media che appassionino di più di quelle inventate. L’Alpenverein non si è mai sognato di istituire una sezione “ad hoc” per gli alpinisti islamici e men che meno si è sognato di collocare una mezzaluna su qualche vetta. Ma soprattutto la Comunità islamica non ha mai avvertito questa esigenza e non l’ha mai resa pubblica, anche perché appassionati di montagna di fede musulmana in Austria si contano sulle dita di una mano.

A scusante degli “indignati” va detto che la falsa lettera era stata concepita con maliziosa intelligenza, proprio per apparire autentica. Era impostata come risposta a una precedente lettera, nella quale si presume fosse contenuta la richiesta di ufficializzare la presenza islamica nell’Alpenverein e sulle vette alpine. Nel testo si sostiene il valore delle croci di vetta, come elementi della cultura e della storia dell’Austria, ma al tempo stesso si manifesta comprensione per il disagio che la loro presenza potrebbe comportare per i sentimenti di chi professa la religione islamica. Da ciò la proposta di istituire la sezione islamica nell’Alpenverein e mettere a disposizione una vetta per la mezzaluna.

La notizia ha avuto una diffusione tale negli ambienti alpinistici che l’Alpenverein si è visto costretto a pubblicare una smentita ufficiale. Nel documento si rileva che una lettera analoga, con lo stesso testo, identico in tutto tranne che nella data, era stato diffuso già nel 2006 e aveva suscitato anche allora molto clamore. Un esponente politico dell’estrema destra se ne era servito nella sua campagna elettorale e la presidenza dell’Alpenverein si era vista costretta a ricorrere alle vie legali, per costringerlo a ritrattare.

La nuova falsa lettera porta la data del 12 marzo e questa volta non è stata strumentalizzata politicamente. Resta da chiedersi chi l’abbia confezionata e a quale scopo.

NELLA FOTO, la lettera falsamente attribuita all’Alpenverein austriaco e diffusa sui social.

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