La storia infinita di Hypo Group si arricchisce di un nuovo capitolo, quello che nessuno immaginava potesse essere scritto: la vendetta. La Baviera ha avviato un’azione legale di risarcimento danni nei confronti della Carinzia. Ritiene di essere stata intenzionalmente ingannata nell’acquisto della holding bancaria carinziana, presentata come una gallina dalle uova d’oro e rivelatasi poi una patacca. L’operazione è costata ai bavaresi 3.600 milioni e dopo meno di tre anni non è rimasto loro in mano nulla. Hypo Group, come abbiamo riferito, ha evitato il fallimento soltanto grazie al soccorso dello Stato, che lo ha nazionalizzato, e ci vorrà del tempo prima che riesca a mettere in ordine i suoi conti.
Nella vendetta dei bavaresi, in ogni caso, Hypo Group non c’entra. Il risarcimento è chiesto ai “vecchi” proprietari della holding, in particolare al Land Carinzia, che all’epoca era il maggiore azionista. Ad essere più precisi, attori nella causa giudiziaria sono la Bayern Lb (di proprietà del Land Baviera), che nel maggio 2007 aveva acquistato Hypo Group, e la Kärntner Landesholding, società che gestisce le partecipazioni azionarie del Land Carinzia, che tre anni fa aveva venduto la sua quota.
I tedeschi avanzano l’accusa di truffa e di falso nei documenti loro sottoposti , che avrebbero mascherato lo stato di insolvenza di Hypo Group. L’azione risarcitoria è stata firmata dal ministro delle finanze della Baviera, Georg Fahrenschon, nella sua veste di presidente del consiglio di sorveglianza della Bayern Lb. Agli amministratori di quest’ultima è stato dato il mandato di compiere tutti i passi necessari per recuperare più soldi possibili, al limite tutti i 3,6 miliardi spesi.
Da parte carinziana si ostenta indifferenza nei confronti dei “cugini” bavaresi. La loro azione risarcitoria è definita “assurda”. Si osserva che al momento della vendita da Monaco erano state inviate “coorti di periti” per esaminare i bilanci di Hypo Group e che alla fine erano stati loro a proporre un prezzo che Klagenfurt aveva accettato. Se poi le cose sono andate male, la colpa non è dei carinziani.
Certo, se la magistratura dovesse dare ragione alla Bayern Lb e disporre un risarcimento anche parziale, la Carinzia non saprebbe dove prendere i soldi. Quelli incassati dalla vendita di Hypo Group sono per 500 milioni vincolati in un fondo e per la parte restante (126 milioni) destinati al finanziamento del traforo ferroviario della Koralpe. Ma entro il 30 giugno la Carinzia dovrà versare allo Stato 150 milioni, quale concorso agli oneri del salvataggio di Hypo Group: userà quei 126 milioni (togliendoli al traforo ferroviario) e per coprire quel che manca dovrà accendere un mutuo, perché riserve non ne ha. Ha soltanto un debito di oltre 2 miliardi di euro, il più alto tra tutti i Länder austriaci.
Se fosse costretta anche a risarcire la Bayern Lb, sarebbe alla bancarotta.