Dopo 10 anni la Stiria torna al Friuli Doc di Udine, dove, a dire la verità, era molto attesa. C’è stato un tempo in cui gli organizzatori avevano voluto escludere le presenze “foreste”, perché considerate quasi corpi estranei in una manifestazione che si voleva declinata soltanto al friulano. Invece è apparso presto evidente che proprio questi ospiti d’oltre confine costituivano uno dei richiami principali per il pubblico. In Austria si usa in questi casi l’espressione “Magnet”.
Lo stand stiriano, insieme con quello della Carinzia, era una “calamita” e lo sarà sicuramente anche al Friuli Doc che si è aperto ieri. Gli stiriani troveranno posto nella piazzetta del Pozzo, in fondo a via Aquileia. Sarà un’occasione per conoscere le loro proposte per l’autunno e il periodo dell’avvento, con Belinda Schagerl, responsabile del team Channel di Steiermark Tourismus, l’Ufficio per il turismo stiriano (https://www.steiermark.com/en). Ma sarà anche un’occasione per gustare le specialità stiriane allo stand gastronomico gestito da Grossauer, leader stiriano del catering e della ristorazione, con 20 ristoranti in tutta l’Austria.
Belinda Schagerl, coadiuvata dal suo collaboratore Peter Tschemer, sarà allo stand sino alle 19 per rispondere alle domande di giornalisti e blogger, raccontare la Stiria, “il cuore verde dell’Austria”, terra di incontro e di confine.
La Stiria è la regione di Graz, una delle città più conosciute e stimolanti dell’Austria, ma anche del Thermenland, la zona termale più ampia d’Europa. E poi di Schladming, una delle capitali dello sci, e del ghiacciaio del Dachstein, dell’abbazia di Admont, con la sua famosa biblioteca con 70.000 volumi, e dei castelli di Riegersburg, immerso tra le colline, sulla cima di un antico vulcano, e di Eggenberg, patrimonio Unesco, allegoria architettonica dell’universo.
Potremo gustare qualche delizia stiriana durate l’incontro. La Stiria è famosa per la creazione, anche artigianale, di prodotti enogastronomici di altissimo livello. Il vino, Sauvignon Blanc, Riesling Italico, Riesling Renano, Moscato, e il rosato Schilcher. Il prosciutto Vulkano, stagionato anche 27 mesi, che nasce da animali che vivono all’aperto, mangiando orzo e mais. Le zucche, perfette per le zuppe, ma anche per ricavarne semi che sgranocchiamo e che, pressati, diventano un olio gustoso e prezioso. E poi i Käferbohnen, i grandi fagioli da fare in insalata, le carpe, i deliziosi struklj, strudel dolci e salati ripieni di verdura o di frutta. Le conserve e le salse, gli sciroppi di erbe e di frutta.
[Contributo di Anna Pugliese per Steiermark Tourismus]
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