L’Austria la chiedeva da prima di Pasqua e ora finalmente la decisione è arrivata: dal 15 giugno i valichi di frontiera con la Germania si potranno di nuovo attraversare senza controlli, come in tutti gli anni scorsi, prima che arrivasse l’epidemia da Coronavirus. L’annuncio è stato dato ieri mattina dalla Cancelleria federale di Vienna e fa seguito a uno scambio di telefonate avvenuto nei giorni scorsi tra i ministri degli Interni dei due Paesi, Karl Nehammer e Horst Seehofer, e tra lo stesso cancelliere Sebastian Kurz e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Dal 15 giugno, dunque, porte aperte ai tedeschi che intendono scendere in Austria per trascorrervi le vacanze. È una clientela importante – e questo spiega l’insistenza austriaca per por fine ai controlli Covid-19 ai valichi – che rappresenta circa il 60% delle presenze turistiche. Alla stessa data cadranno le barriere anche ai valichi con la Svizzera e il Liechtenstein. Un passo analogo è previsto anche con la Cechia e con la Slovacchia, ma per ora viene definito “possibile”, non ancora del tutto certo. Resta un punto di domanda sui transiti da e per la Slovenia e l’Ungheria, perché la situazione sanitaria in questi due Paesi è ancora incerta. Nessuna apertura invece, almeno per il momento, verso l’Italia.
Non c’è nulla di anti-italiano in questa discriminazione nei confronti del nostro Paese, ma la semplice constatazione che la situazione dei contagi da noi è considerata ancora preoccupante, per cui non si vogliono correre rischi. Qualora dovesse migliorare, non c’è dubbio che Vienna sbloccherebbe anche gli ingressi e le uscite da e per il nostro Paese.
Confini aperti non significa automaticamente che i flussi turistici torneranno ad essere quelli degli scorsi anni. Kurz ha chiesto agli austriaci di trascorrere le vacanze in Austria. Merkel ha chiesto ai tedeschi di trascorrere le vacanze in Germania. Tutti i governi – anche il nostro governo – hanno lanciato analoghi appelli patriottici. Non è detto che la loro parola conti, ma probabilmente conteranno di più la paura di andare incontro a contagi, la necessità per molti di recuperare in estate il lavoro perso in primavera, il portafoglio vuoto dopo due mesi senza reddito.
La probabilità di veder riaprire i confini era stata anticipata dal cancelliere austriaco già martedì sera, nel telegiornale della tv svizzera in lingua tedesca “10vor10”. Ieri ha potuto confermarla, aggiungendo che già da domani i controlli ai confini svizzero e tedesco saranno fatti solo a campione. Inoltre dai prossimi giorni saranno riaperti solo con orario diurno alcuni valichi minori.
Quasi a voler anticipare questa nuova possibilità, Kurz si è recato ieri nella Kleinwalsertal, che è una valle del Vorarlberg raggiungibile soltanto dalla Germania, perché verso il territorio austriaco è chiusa da ogni lato da montagne non percorse da strade. Finora la Kleinwalsertal si era trovata nella situazione paradossale di separazione dal proprio Paese e dalla contemporanea impossibilità di accedere alla Germania, unico suo sbocco.
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