Venerdì 8 Novembre 2024

Una delle iniziative di maggior successo dei Verdi al governo in Austria è il Klimaticket. Si tratta della card che consente di viaggiare gratis su tutti i mezzi di trasporto pubblico in Austria, dalla metropolitana di Vienna, ai pullman interregionali, dai tram agli autobus e perfino ai treni, compresi quelli gestiti da società private. L’obiettivo è reso esplicito dal nome della card, che richiama al clima. Meno si usano i mezzi privati e più quelli pubblici e meglio è per il clima, perché si riducono le emissioni inquinanti.

Il Klimaticket induce all’uso del mezzo pubblico, perché non costa nulla: si può percorrere l’Austria in lungo e in largo quanto si vuole, quando si vuole e con qualsiasi mezzo. Ma il Klimaticket non è gratis. È una specie di abbonamento annuale che costa 1.095 euro, con significative riduzioni per anziani, studenti e alcune altre categorie. È un prezzo non da poco, ma offre in cambio un servizio di trasporto strepitoso. Basti considerare a quanto si andrebbe a spendere soltanto per un paio di viaggi in Austria o nelle città austriache, fra benzina, pedaggi autostradali, biglietti ferroviari per singole corse.

L’iniziativa è stata accolta con grande favore dagli austriaci, basti dire che quest’anno sono stati venduti 245.000 Klimaticket validi per l’intero territorio nazionale, più migliaia di altri Klimaticket regionali (validi soltanto per un Land o per più Länder contermini e di conseguenza a un prezzo inferiore).

L’operazione Klimaticket era stata fortissimamente voluta dalla ministra per l’Ambiente Leonore Gewessler, che aveva lavorato giorno e notte per mesi per trovare l’intesa con le aziende di trasporto locale e nazionale, pubbliche e private, di tutto il Paese. L’obiettivo è stato raggiunto e rappresenta un fiore all’occhiello per il partito dei Verdi.

Ma di recente Gewessler è voluto andare oltre. Allo scopo di incentivare ulteriormente l’uso dei Klimaticket – e, di conseguenza, disincentivare l’uso di auto e moto – ha lanciato un’offerta a quelli che qui in Austria sono definiti “junge Erwachsene”, letteralmente “giovani adulti”, per identificare una categoria di persone che hanno già compiuto 18 anni, ma non ancora i 21: un Klimaticket gratis, in cambio di un tatuaggio che promuove la card per il trasporto pubblico e le iniziative per l’ambiente.

Va subito detto che si è trattato di una iniziativa molto limitata nello spazio e nel tempo. È stata lanciata in occasione di due festival musicali frequentati da migliaia di giovani, l’Electric Love Festival di Salisburgo e il Frequency Festival di St. Pölten, capoluogo della Bassa Austria, cui ha partecipato per qualche ora la stessa ministra Gewessler. I termini dell’offerta erano molto semplici: possibilità per tutti di farsi fare un tatuaggio gratis su temi prestabiliti di carattere ambientale (in primis quello che promuoveva il Klimaticket) e in regalo ai primi tre della giornata la card con validità annuale del valore di 1.095 euro.

La risposta è andata al di là di ogni previsione, anche se non si sono potuti soddisfare tutti i candidati (le equipe di tatuatori hanno potuto eseguire al massimo 10 tatuaggi al giorno), ma ha suscitato anche un mare di critiche. Ne ha riferito tutta la stampa austriaca e anche alcuni media di altri Paesi, tra cui la Cnn.  In particolare è parso eticamente discutibile lo scambio di una card di trasporto valida un anno con un intervento sul corpo dei “giovani adulti” che sarebbe durato tutta una vita. Per la vicecapogruppo dell’Spö (Partito socialdemocratico), Julia Herr, con la sua iniziativa Gewessler avrebbe raggiunto “un livello finora sconosciuto di cattivo gusto”, mentre il suo partito ha presentato un’interpellanza sulla vicenda.

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