Le estati sono sempre più calde. Soprattutto nelle città possiamo sentirlo ogni anno. Per rimediare alla situazione, stanno emergendo idee rinfrescanti. Idee pensate e create dal collettivo Breathe Earth Collective. Questo gruppo aveva fatto parlare di sé per la prima volta all’Expo 2015 di Milano. I suoi membri avevano progettato allora il padiglione austriaco come fosse una foresta. Ne avevamo riferito anche nel nostro blog. L’originalità della soluzione era stata acclamata allora unanimemente da centinaia di migliaia di visitatori e da numerosi esperti.
Da quell’esperienza il collettivo, che si definisce come “think-and-do tank”, ha sviluppato ora una serie di altri coolspot, ovvero progetti climatici innovativi. Sono “isole di freschezza” e qualcuno potrebbe chiedersi perché siano così necessarie, quando in ogni città ci sono caffè, bar e gelaterie con aria condizionata dove riprendersi dal caldo. Il collettivo sostiene che gli spazi con aria condizionata non sono sufficienti: “Quando si tratta di rigenerarsi, è la natura che fa la differenza. Perché il verde ha un effetto calmante ristoratore. L’amore per le piante, scientificamente noto come fitofilia, è semplicemente innato nel genere umano”.
Non in tutti noi può manifestarsi sotto forma di pollice verde. Ma tutti conosciamo l’effetto rinfrescante del verde in estate. Purtroppo, non tutti hanno un parco nelle loro immediate vicinanze. “Il verde vivo – dice l’architetto Andreas Goritschnig – porta effetti ricreativi che non possono essere sostituiti da mezzi tecnici. Ecco perché la vegetazione è parte integrante in tutti i nostri progetti”.
Anche in una città come Vienna, dove gli spazi verdi rappresentano più di un terzo dell’area urbana, l’opportunità di una ventata di freschezza non è necessariamente sulla porta di casa. E non tutti hanno la possibilità di andare in campagna per una villeggiatura estiva in qualsiasi momento. E così – dichiara convintamente Lisa Maria Enzenhofer – anche nelle aree densamente edificate, tra le vie dello shopping e nei mercati, sia nei quartieri storici che nelle periferie, il ristoro e la ricreazione dovrebbero essere il più vicino possibile, liberamente accessibili ed equamente distribuiti.
Tutto nello spirito degli “urban commons”, risorse che sono gratuite e liberamente accessibili a tutti: fontanelle di acqua potabile, orti comuni, luoghi per la balneazione. E coolspots, appunto, luoghi di rigenerazione che fanno parte della vita quotidiana. “Il calore nelle città – sottolinea l’architetto e paesaggista Bernhard König – mette anche in evidenza il bisogno fondamentale di salute, che è essenziale per una società efficiente. La freschezza dovrebbe essere equamente distribuita solo per questo motivo”.
Il collettivo sta esplorando ulteriori possibilità per contrastare il surriscaldamento delle città, come parte del progetto Smart City “Tröpferlbad 2.0”. Il progetto di ricerca ha già prodotto due realizzazioni a Vienna: un coolspot sullo Schlingermarkt, nel quartiere periferico di Floridsdorf (sulla sponda sinistra del Danubio), così come un altro, situato in centro, nel Esterházypark. Elementi d’ombra in legno o metallo, posti a sedere, piante e alberi, così come l’acqua sotto forma di nebbia fine, forniscono refrigerio nelle calde giornate estive in entrambe le località.
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Il padiglione di cultura climatica a Graz dal 29 aprile al 15 agosto
Un progetto particolarmente importante di Breathe Earth Collective viene attualmente realizzato a Graz. Qui, nel centro della seconda città più grande dell’Austria, il collettivo erigerà sulla Freiheitsplatz (la “piazza della libertà”) il “Padiglione di cultura climatica”, dal 29 aprile al 15 agosto. Ci si potrà soffermare a godere della freschezza. Ma non solo: il padiglione diventerà un luogo di incontro per dialoghi ed eventi. Gli abitanti di Graz e tutti i visitatori saranno invitati a discutere e a plasmare la cultura del clima della loro città, assieme a esperti di architettura, alimentazione e mobilità.
In questi giorni un’anteprima del padiglione di Graz viene presentato (fino al 2 maggio) al Museo di arti applicate (Mak) di Vienna. Quest’anno il Mak stabilirà un focus tematico significativo sotto il motto “Dalla Wiener Werkstätte al modernismo climatico”.
Per conoscere meglio il collettivo Breathe Earth e le sue iniziative si può consultare il suo sito web: https://breatheearth.net/.
[Contributo di Österreich Werbung]
NELLA FOTO, il coolspot realizzato all’Esterhazypark di Vienna.
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