Domenica 13 Ottobre 2024

I politici dell’Fpö sono nazisti?  Lo erano di sicuro i fondatori di questo partito. Ma lo sono anche oggi? Forse non come qualche decennio fa. Oggi prevalgono i connotati del populismo e del sovranismo, piuttosto che quelli del nazionalismo (attenzione: quando si parla di nazionalismo nell’Fpö ci si riferisce a quello pantedesco, non al nazionalismo austriaco; per l’Fpö, ai tempi di Haider, l’Austria era un aborto). Per intenderci, oggi gli esponenti dell’Fpö sono più simili alla Lega di Salvini che ai “camerati” di CasaPound.

E pur tuttavia gli esponenti di punta dell’Fpö, quelli più incauti, non perdono occasione per ricordarci quel che erano stati e quello che forse sono ancora, sotto la patina del sovranismo antieuropeo. Lo hanno fatto anche ieri, in occasione del funerale di Walter Sucher, già consigliere mandamentale dell’Fpö ed “esponente anziano” della Burschenschaft tedesco-nazionale Olympia.

Sucher era stato un nostalgico del nazismo e non aveva mai avuto remore a manifestarlo. Nel 2006, a un congresso di partito (allora era da un anno segretario Heinz Christian Strache), aveva salutato i presenti con un “Heil” di inequivocabile memoria. Nelle polemiche che ne erano seguite aveva dichiarato, tra l’altro, che non ci si deve lasciar portar via il canto “Wenn alle untreu werden”. Il riferimento era a un brano che negli anni del nazismo era diventato, con alcune variazioni nel testo, un canto delle SS. “Se tutti diventano infedeli, noi invece rimarremo fedeli”. Sono parole che trovano riscontro nel motto “Il mio onore si chiama fedeltà” inciso sulla lama del pugnale delle SS.

I camerati che ieri hanno salutato Sucher con il “Treulied” non sono personaggi marginali della destra austriaca, su cui l’Fpö non può far nulla. In un video pubblicato oggi da Der Standard (oggi non si può far nulla senza che nei paraggi ci sia qualcuno che ti riprenda con il telefonino) si riconoscono tra i presenti il deputato Harald Stefan, candidato capolista per l’Fpö alle elezioni di Vienna, il deputato Martin Graf, già terzo presidente del Parlamento. il direttore del gruppo parlamentare Norbert Nemeth (tutti e tre sono in lista per essere eventualmente rieletti domani). C’è anche Johann Gudenus, ex braccio destro di Strache.

Sono anch’essi nazisti, come il camerata a cui hanno dedicato il “canto della fedeltà”? E, se lo sono, quale giudizio possiamo dare sull’Fpö, di cui sono esponenti?

NELLA FOTO, la tumulazione del feretro di Walter Sucher (i volti dei presenti sono stati pixelati).

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