Giovedì 12 Settembre 2024

Missione di “soccorso” dell’Aeronautica Militare russa. Un Ilyushin Il-76MD della 224. Brigata aerea del Ministero della Difesa ha trasportato due pony – sì, proprio due cavalli pony – dal Libano a San Pietroburgo. Gli animali appartengono a Karin Kneissl, ex ministra degli Esteri dell’Austria al tempo del primo governo di destra-estrema destra guidato da Sebastian Kurz. Sull’Ilyushin è salita la stessa Kneissl, che ha accompagnato i suoi “cari” nel volo.

Come è noto, la Russia di Putin aveva potuto contare nel recente passato sulla “collaborazione” di molti politici austriaci di primo piano, alcuni dei quali, una volta conclusa la loro carriera ai vertici dello Stato austriaco, erano stati reclutati dallo zar di Mosca per ricoprire incarichi di prestigio e ben remunerati in società e banche dello Stato russo. Questo spiega, tra l’altro, come mai l’Austria dipendesse per l’80% dalle forniture da Gazprom (ora è al 70%).

Karin Kneissl era stata la ministra forse più vicina a Putin, tanto da averlo invitato addirittura al suo matrimonio, nel 2018. Invito accolto dal presidente russo, che si era unito agli ospiti del pranzo nuziale, facendosi accompagnare da un coro di cosacchi, e aveva danzato con la sposa.

Dopo l’aggressione all’Ucraina gli ex politici al servizio dello zar, volenti o nolenti, avevano fatto un passo indietro, rinunciando agli incarichi ricevuti. Non lei, non Kneissl, che soltanto a fine maggio dello scorso anno aveva lasciato la poltrona nel consiglio di sorveglianza di Rosneft, società petrolifera dello Stato russo.

Ma l’innamoramento per la Russia di Putin non si era raffreddato e l’ex ministra dell’estrema destra non lo aveva mai dissimulato. Per Natale aveva addirittura pubblicato alcune foto in Facebook per far sapere al mondo come si stesse bene nei giorni delle feste a Mosca, dove si trovava in quel momento.

In Austria non aveva più rimesso piede, denunciando l’”odio” che i suoi connazionali avrebbero provato nei suoi confronti. Si era trasferita in Francia, a Marsiglia, ma poi sembra fosse stata costretta ad andarsene anche da lì e aveva preso casa in Libano. Una sistemazione provvisoria, prima dell’ultimo “trasloco” in Russia.

“Se la situazione in Siria fosse stata tranquilla – ha spiegato Kneissl – avrei fatto il viaggio via terra”. Ma la situazione non era tranquilla e così le è venuto in aiuto il Ministero della Difesa russo, presumibilmente per ordine dell’amico Putin. Karin e i suoi pony sono stati imbarcati sull’Ilyushin nell’aerobase militare di Hmeimim, in Siria, controllata dai russi, e sbarcati a San Pietroburgo. Qui l’ex ministra austriaca avrà il compito di mettere in piedi, su incarico di Putin, un istituto di studi e ricerche non si sa bene su che cosa.

L’arrivo dell’ospite amante dei pony non è passato inosservato. Le stesse autorità veterinarie, che hanno controllato la salute dei cavalli, hanno subito pubblicato una foto in Facebook degli animali e della loro proprietaria visibilmente di buon umore. Ma un anonimo blogger, che si firma “Fighterbomber”, si è lamentato su Telegram che “a Hmeimim, al posto di un reggimento di eroi, vengano imbarcati dei pony”. Per poi aggiungere: “Se per il nostro Paese quei pony sono così importanti, ci si dica almeno a chi appartengono”.

NELLA FOTO, l’ex ministra austriaca Karin Kneissl con i suoi due pony.

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