Martedì 3 Dicembre 2024

L’era Strache si 19.12.13 Dominik Nepp e Norbert Hofer (espulsione Strache)è conclusa ieri, nel primo pomeriggio, quando la direzione dell’Fpö, il partito dell’estrema destra sovranista austriaca, ne ha decretato l’espulsione. Heinz-Christian Strache, fino al maggio scorso era vicecancelliere ed era stato ininterrottamente segretario politico nazionale dell’Fpö da 14 anni. È stato cacciato dagli stessi compagni di partito che fino sette mesi fa lo consideravano il loro idolo. Un “parricidio” senza precedenti nella storia dei partiti austriaci e a cui si è giunti non senza sofferenza e senza danni collaterali.

A fine maggio, come si ricorderà, era scoppiato lo scandalo Ibiza. Era stato reso pubblico il video girato di nascosto due anni prima su quell’isola, che ritraeva Strache mentre trattava con una sedicente miliardaria russa la concessione di appalti pubblici, opportunamente pilotati, in cambio di tangenti. Inevitabili le sue dimissioni dal governo e dalla guida del partito.

Non ci sarebbero state altre conseguenze, probabilmente, se Strache se ne fosse stato quieto in disparte, in attesa che le acque si calmassero. Invece aveva subito incominciato a scalpitare, ansioso di rientrare in scena, proponendosi prima per un seggio all’Europarlamento e poi per una candidatura alle elezioni comunali di Vienna del prossimo anno.

La goccia che aveva fatto traboccare il vaso, però, era caduta alla vigilia delle elezioni politiche di settembre, quando erano venuti alla luce gli spropositati emolumenti da lui percepiti tra indennità di carica di vicecancelliere, compensi quale leader del partito, rimborsi per l’affitto della residenza a Vienna: in tutti 42.000 euro al mese. Senza contare alcune spese private, per migliaia di euro al mese, messe in conto al partito.

Queste ultime novità, in aggiunta alla vicenda di Ibiza, avevano suscitato l’indignazione degli elettori dell’Fpö e determinato il crollo dei voti alle elezioni nazionali e alle successive elezioni regionali nel Vorarlberg e in Stiria. Già allora ai dirigenti dell’Fpö era parso chiaro che si doveva voltare pagina, separando il destino del partito da quello del suo ex leader, diventato troppo ingombrante.

L’espulsione era soltanto questione di tempo ed è giunta ieri, perché si sono volute seguire alla lettera le norme procedurali che regolano provvedimenti del genere. Si è voluto dar modo a Strache di esporre le proprie ragioni e si è affidato al “Parteigericht” (una sorta di collegio di probiviri) il compito di istruire il caso. L’ultimo passaggio procedurale era previsto ieri mattina, con l’audizione di Strache, che è stato convocato davanti ai probiviri, ma non si è presentato. Così la decisione è stata presa in sua assenza: espulsione. Ufficialmente non per lo scandalo di Ibiza, né per la vicenda delle sue spese esorbitanti, ma per le dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane, che avrebbero recato grave danno al partito.

Con una coincidenza di tempi che non pare affatto casuale, tre consiglieri in carica del Comune di Vienna hanno annunciato alla vigilia la loro uscita dall’Fpö, in segno di solidarietà con Strache. Non si sono limitati ad abbandonare il partito, ma contemporaneamente ne hanno fondato uno nuovo, “Die Allianz für Österreich” (Daö), “L’Alleanza per l’Austria”, un nome che si richiama chiaramente al partito sovranista tedesco “Alternative für Deutschland” (“Alternativa per la Germania”).

Strache non ne fa parte, per il momento, ma si dà per scontato che, se Daö si presenterà il prossimo anno alle elezioni a Vienna, lui ne sarà inevitabilmente il candidato capolista. Con quali probabilità di successo? Non molte e non durature nel tempo (l’Fpö ha subito molte scissioni nella sua storia, tutte finite malamente), ma sufficienti comunque a sottrarre voti all’Fpö e a complicarne gli sforzi per uscire dalla crisi in cui è stato cacciato proprio da Strache.

 

NELLA FOTO, il segretario politico dell’Fpö Norbert Hofer, a destra, con il vicesindaco di Vienna e segretario del partito nella capitale Dominik Nepp, alla conferenza stampa di ieri pomeriggio, in cui hanno annunciato l’espulsione di Strache.

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