Vi ricordate il cartello “Hier spricht man deutsch”, “qui si parla tedesco”? Ce ne sono ancora a Grado e a Lignano, all’ingresso di ristoranti e negozi, ma non così tanti come una volta. Una volta questa scritta, “qui si parla tedesco”, era il mezzo di cui ristoratori e commercianti si servivano per attirare la clientela austriaca e tedesca, sempre numerosa sulle nostre spiagge. La conoscenza della lingua, come strumento di comunicazione per acquisire clienti.
Ora anche gli austriaci fanno la stessa cosa ma questa volta i turisti siamo noi, gli italiani. Ecco allora che albergatori e proprietari di pensioni, in Carinzia, avvertono: “Da noi si parla italiano”. Non lo fanno con un cartello, ma attraverso un’associazione nata apposta per promuovere il turismo italiano nel Land, assicurando alcuni servizi e alcune prestazioni particolarmente gradite agli ospiti del nostro Paese.
A cominciare dalla lingua: in tutte le strutture ricettive aderenti all’associazione si comprende e si parla la lingua italiana. Anche i depliant sono disponibili in lingua italiana. Gli italiani che desiderano trascorrervi una vacanza possono chiedere informazioni ed effettuare prenotazioni via Internet nella propria lingua. Inoltre negli alberghi sono disponibili riviste e quotidiani italiani, canali televisivi Rai e Mediaset, informazioni turistiche in lingua italiana, comprese le informazioni di servizio (su farmacie, medici ecc.). E, poiché si sa che gli italiani cenano tardi, rispetto agli orari abituali del luogo, negli alberghi aderenti all’associazione gli italiani trovano la cucina aperta fino alle 10 di sera.
L’associazione si chiama “Gruppo Italia” ed è nata 4 anni fa. Per farne parte è necessario rispettare tutti i criteri di ospitalità indicati sopra e sottoporsi a controlli anonimi (i cosiddetti mystery-check). Attualmente sono iscritte 77 strutture alberghiere, dislocate nelle sei principali aree del Land. I loro nomi e le loro offerte compaiono in un apposito catalogo (in italiano, naturalmente), che può essere richiesto alla Kärnten Werbung (l’Ente regionale per il turismo della Carinzia). Tutte le informazioni sono disponibili anche in rete nel sito www.carinzia.at.
La presenza italiana, pur ancora modesta in termini assoluti, incomincia a diventare importante nell’economia turistica carinziana. “L’Italia – spiega l’assessore al turismo Josef Martinz – è per noi un importante mercato, che si è sviluppato con successo negli anni recenti. Nell’ultimo decennio le presenze nella stagione estiva sono cresciute del 48%, il tasso più alto rispetto agli altri Länder austriaci”.
Complessivamente nel 2008 i pernottamenti di ospiti italiani sono stati oltre 560.000 e tra maggio e agosto di quest’anno si è registrata un’ulteriore crescita del 2,5%. “L’Italia – spiega Isabella Rauter, della Kärnten Werbung – è al quarto posto tra i Paesi di provenienza degli ospiti estivi in Carinzia, preceduta nell’ordine da Germania, Austria e Olanda. D’inverno, invece, l’Italia è quinta, perché più numerosi degli italiani sono gli ospiti dei Paesi citati e inoltre dell’Ungheria.
Ma anche d’inverno la Carinzia sta diventando una meta preferita da molti italiani. Isabella Rauter segnala un aumento del 26% nei pernottamenti tra il 1999 e il 2009 e del 43% negli arrivi. Le presenze in totale sono state 181.557. I nuovi ospiti italiani arrivano da lontano, anche dal centro e dal sud. I friulani sono in minor numero. Non perché non sentano anch’essi attrazione per la Carinzia, ma perché è così vicina che possono andarci ogni giorno e sentono meno l’esigenza di soggiornarvi.