Lunedì 28 Aprile 2025

Allaaeddin Alhalabi, il siriano di 42 anni, che il 15 febbraio travolse con l’auto un giovane connazionale che stava accoltellando le persone nella piazza principale di Villaco, non dovrà rispondere penalmente del suo gesto. La Procura di Stato di Klagenfurt, che lo aveva indagato per lesioni personali, ha deciso di archiviare il caso, in quanto l’uomo era intervenuto per un “soccorso d’urgenza”, equiparabile sul piano penale alla “legittima difesa”.
In altre parole Alhalabi non era personalmente in pericolo di vita, quando decise di investire l’accoltellatore, ma erano in pericolo di vita le persone che si trovavano nella piazza di Villaco. Il suo gesto era pertanto legittimo, perché era stato determinante per evitare che si spargesse altro sangue. A questa conclusione la Procura è giunta dopo aver raccolto le testimonianze di chi si trovava nella piazza il 15 febbraio e aveva assistito alla scena e dopo aver visionato le riprese delle videocamere di sorveglianza.
Che la vicenda penale di Alhalabi dovesse concludersi in questo modo era dato per scontato. Ma il reato di cui era accusato – lesioni personali – è tra quelli perseguibili d’ufficio, per cui la Procura era obbligata a procedere.
Come si ricorderà, quel 15 febbraio un siriano di 23 anni, Ahmadi G., si era lanciato tra la folla nella Hauptplatz di Villaco, ferendo con un coltello un ragazzo di 14 anni, che poi era deceduto, e altre cinque persone, alcune in modo grave. Allaaeddin Alhalabi, che in quel momento stava arrivando in piazza con l’auto della società per cui faceva consegne a domicilio di cibi, si era reso subito conto della situazione e si era lanciato con il veicolo contro l’attentatore. Non sapeva che fosse un suo connazionale, ma aveva capito che quello era il solo modo per fermarlo. Per quel gesto il giorno stesso era stato definito “un eroe” nei siti web di informazione e nei social.
Ahmadi G. ora si trova in carcere a Klagenfurt, con l’accusa di omicidio e tentato omicidio plurimo, a scopo di terrorismo. La perizia subito effettuata ha verificato che, al momento del fatto, non era drogato, né sotto l’effetto di bevande alcoliche. La Procura ha disposto anche una perizia psichiatrica, che è ancora in corso.

NELLA FOTO, i lumini accesi nella Hauptplatz di Villaco nella sera del giorno dell’attentato.

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