A Waidmannsdorf, il quartiere sud-occidentale di Klagenfurt, tra il Minimundus e lo stadio di calcio, c’è un cimitero di guerra, dove riposano le salme di 589 caduti britannici. Sono le ultime vittime della guerra combattuta dagli Alleati per sconfiggere il nazismo. La guerra si concluse nel maggio 1945, quando le truppe di “sua maestà” raggiunsero la Carinzia e ad esse fu affidata l’amministrazione militare del Land, del Tirolo Orientale e della Stiria (esclusa la zona del Salzkammergut).
Quello di Klagenfurt è l’unico “war cemetery” inglese in Carinzia. Da oltre quarant’anni se ne prende cura Albert Sifrar, 62 anni, di Köttsmandorf, piccolo comune a sud di Klagenfurt. Sifrar ha appreso il mestiere da ragazzo, come apprendista presso il Servizio giardini di Klagenfurt. Ha poi dedicato la sua vita al cimitero di guerra britannico e continua a farlo anche ora che le ginocchia gli dolgono e fa fatica a piegare la schiena. C’è il prato da rasare tra le sepolture e poi ci sono i fiori da curare ai lati delle lapidi bianche: peonie, coreopsis, garofani, salvia, genziane; in questa stagione fioriscono ancora rose e astri.
Un lavoro svolto “con grande dedizione e passione”, per poter offrire “una dignitosa e toccante rimembranza ai caduti di guerra britannici in Austria”. Quasi una missione, per la quale ora “Sua Maestà Re Carlo III” gli ha conferito “la Medaglia al merito dell’Impero britannico”. Il testo virgolettato è tratto dalla motivazione dell’onorificenza. La cerimonia di consegna della medaglia avrà luogo l’11 novembre, che per la Gran Bretagna e per i Paesi del Commonwealth è il “remembrance day”, la giornata del ricordo dei caduti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale.
La motivazione del riconoscimento suona un po’ vintage, con quella menzione di un impero che ormai non c’è più. Ma i valori ch’essa richiama sono eterni e sono riassunti nell’incisione che si può leggere sulla lapide di un caduto: “Hai dato la tua vita, perché noi potessimo vivere in pace”.
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