Le anticipazioni di un mese fa sul bilancio 2010 del Land Carinzia (riportate anche in questo blog) hanno trovato conferma nel documento contabile che è stato licenziato ufficialmente martedì sera dalla giunta regionale. Non sono le stesse cifre che avevamo riferito il 25 ottobre, ma si discostano di poco: il deficit previsto sarà di 245 milioni (anziché 255) e l’indebitamento complessivo salirà a 2,5 miliardi. Si tratta di somme impressionanti, ove si consideri che la Carinzia è paragonabile per dimensione demografica alla provincia di Udine e che nessun altro Land austriaco si trova in una situazione così disastrosa. Per rendersene conto basta rapportare l’indebitamento al numero degli abitanti: su ciascun carinziano peserà un debito di 4.459 euro, 500 in più rispetto a quest’anno. E altrove com’è la situazione? Facciamo il raffronto con il Tirolo e il Salisburghese, due Länder alpini come la Carinzia, con numero di abitanti abbastanza simile (Carinzia 560.000, Tirolo 700.000, Salisburghese 530.000) e con un volume di bilancio altrettanto simile (intorno ai 2 miliardi di euro). Orbene, mentre in Carinzia l’indebitamento raggiungerà la quota record di 2,5 miliardi (sarà cioè superiore allo stesso totale di bilancio), in Tirolo si limiterà a 285 milioni e nel Salisburghese a 600.
L’argenteria dilapidata. Ma il confronto è perdente anche con riguardo al patrimonio di cui i tre Länder dispongono. Avevamo già scritto in precedenti servizi che la Carinzia, all’epoca di Haider, aveva ceduto l’”argenteria di famiglia” per consentire al mitico Landeshauptmann un’allegra gestione delle finanze pubbliche: i crediti sull’edilizia abitativa pubblica, quote di partecipazione a Kelag (la società carinziana che produce e vende elettricità) e, da ultimo, una grossa fetta di Hypo Bank. Aveva ceduto perfino i crediti futuri, incassando in anticipo i premi dovuti fino al 2011 da Hypo Bank per la garanzia fornita dal Land sulle sue esposizioni.
La situazione in Tirolo e Salisburghese appare rovesciata. Anche il Land Tirolo partecipa al capitale di una banca regionale simile a Hypo Bank (lì si chiama Hypo Tirol), partecipa al capitale di una società elettrica (la Tiwag) e vanta crediti nell’edilizia abitativa pubblica, ma si è ben guardato dal mettere mano a questo patrimonio per finanziare la spesa corrente. Idem nel Salisburghese, dove l’indebitamento crescerà il prossimo anno di 100 milioni, ma l’ipotesi di vendere le partecipazioni azionarie del Land non è neppure stata presa in considerazione. Insomma, il Tirolo e il Salisburghese sembrano le formichine della favola, la Carinzia la cicala.
Meglio di Lapalisse. Nel bilancio approvato martedì sera sono iscritte entrate per 1.873 milioni e uscite per 2.121. La differenza dà il deficit indicato in apertura. Ma – ha osservato compiaciuto il Landeshauptmann Gerhard Dörfler – il “vero” deficit sarebbe stato di soli 46 milioni se non vi fosse stata una riduzione del gettito fiscale e dei trasferimenti dallo Stato per 200 milioni. Lapalisse non si sarebbe potuto esprimere meglio.
Diversa l’opinione dei socialdemocratici (Spö), secondo i quali il deficit reale nel 2010 ammonterebbe a 402 milioni. Sarebbero stati ridotti a 246 con un trucco contabile: facendo figurare in entrata 48 milioni derivanti dalla cessione di altri crediti sull’edilizia abitativa, ottenendo di differire l’ammortamento di debiti per 43,5 milioni e facendo figurare altri 65 milioni come debiti extra budget (non contemplati perciò nel bilancio).
Pramollo addio. Da qualsiasi parte lo si guardi, il bilancio del Land appare ingessato, con un debito che non consente agli amministratori alcuna libertà di manovra. Non consente loro, per esempio, di intervenire nel salvataggio di Hypo Group Alpe Adria, nonostante la drammaticità della situazione. E probabilmente non consentirebbe loro neppure di partecipare al promesso co-finanziamento dell’impianto di arroccamento Pontebba-Pramollo, ammesso e non concesso che dopo trent’anni di bla-bla il project financing indetto dalla Regione Friuli Venezia Giulia abbia finalmente esito positivo.
Da ultimo un’osservazione politica, necessaria per capire come funzionano le cose in Carinzia. Nel Land la maggioranza è formata da Bzö (il partito fondato da Haider) e dall’Övp (i popolari), mentre Spö (socialdemocratici) e Verdi sono all’opposizione. Tuttavia il sistema istituzionale prevede che nella giunta siano presenti tutti i partiti che hanno superato una certa soglia di voti e in proporzione ad essi (viene definito “Konzentrationsregierung”). Così nel governo carinziano siedono 4 rappresentanti del Bzö, 2 dell’Spö e uno dell’Övp. Orbene, il bilancio 2010 è stato predisposto da Bzö e da Övp all’insaputa dell’Spö, che ha potuto prendere visione del documento nel giorno stesso in cui la giunta si riuniva per approvarlo. E questo, benché molti capitoli di spesa riguardino referati affidati proprio ad assessori socialdemocratici. Che questi abbiano votato contro non deve stupire.
In alto, foto di gruppo del governo regionale della Carinzia. Comprende anche due assessori dell’Spö, partito di opposizione.