Christian Klinger è uno scrittore di gialli viennese, che qualche anno fa mise piede a Trieste, rimanendone stregato. La città giuliana, un tempo porto dell’impero, ha cambiato la sua vita. Basti dire che da allora tutti i suoi romanzi sono ambientati a Trieste, divenuta sua patria di adozione.
Uno di questi si intitola “Gli innamorati di piazza Oberdan” e in questi giorni la Bottega Errante Edizioni ne ha pubblicato la versione italiana. È l’unico libro di Klinger tradotto nella nostra lingua ed è anche l’unico che non appartiene al genere poliziesco. Racconta la vita di Pino Robusti, studente triestino di architettura, fucilato dai nazisti nella Risiera il 6 aprile 1945, quando mancavano pochi giorni alla fine della guerra e alla capitolazione del Reich.
Non è un libro biografico, ma un “romanzo storico”, nella tradizione dei romanzi storici di Alessandro Manzoni o Walter Scott. Pino Robusti è un giovane realmente esistito. Sappiamo che era nato a Trieste il 26 gennaio 1923 e che il 19 marzo 1945 venne arrestato dalle SS in piazza Oberdan, dove aveva un appuntamento con Laura, la fidanzata. I tedeschi gli trovarono in tasca una tessera della Todt, l’organizzazione per il lavoro coatto, e il solo sospetto che avesse disertato ingiustificatamente il lavoro potrebbe essere stato un motivo valido per rinchiuderlo nel carcere del Coroneo. Da lì fu poi trasferito nella Risiera, dove rimase in cella con altri detenuti “politici” fino al giorno della fucilazione. Di lui ci sono rimaste due lettere che ora sono esposte al Civico museo di San Sabba. Una era indirizzata ai genitori, l’altra a Laura.
Da questi e pochi altri elementi certi Klinger ha preso ispirazione per raccontare la storia di Pino, non come è stata veramente, perché ormai nessuno può saperlo veramente, ma come sarebbe potuta essere. È la storia non soltanto di Pino e della sua famiglia, ma anche della città di Trieste, in un arco di tempo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale. Ed è anche la storia dell’amore di Pino per Laura, che dà il titolo al libro.
Il viennese Christian Klinger si muove per Trieste – dalle vie del centro a Barcola, a Opicina, fino alla Val Rosandra – come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita e come se questa città fosse la sua città. Per questo i personaggi che vi descrive sembrano tutti reali, al punto che il lettore, passeggiando tra piazza Oberdan e le rive, non si stupirebbe se all’improvviso li vedesse comparire. Il libro ci parla dell’amore tra Pino e Laura, ma ci parla anche dell’amore dello scrittore austriaco per Trieste, divenuta sua patria d’elezione. Pino e Laura attendevano dal 1945 che qualcuno raccontasse la loro storia. Hanno dovuto attendere che lo facesse uno scrittore arrivato da Vienna.
GLI INNAMORTI DI PIAZZA OBERDAN
di Christian Klinger (traduzione di Federico Scarpin)
Bottega Errante Edizioni, Collana Radar
Pagine 312, € 19,00
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Il romanzo sarà in libreria dal 17 gennaio. Il 27 gennaio sarà presentato al Caffè San Marco di Trieste; il 28 gennaio, alla Libreria Udinese di Udine. In prossimità di queste date saremo più precisi sugli orari e comunicheremo eventuali altre date di presentazione in Italia.
All’edizione originale in lingua tedesca del libro, “Die liebenden von der Piazza Oberdan”, uscita nel 2020 per i tipi di Picus Verlag, avevamo dedicato un articolo uscito in questo blog il 6 aprile 2021.
NELLA FOTO, la copertina dell’edizione italiana del libro di Christian Klinger.
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