Quanto guadagnano i direttori dei musei e delle altre istituzioni culturali austriache? È una domanda che non ci poniamo a caso, ma perché proprio in questi giorni la Corte dei conti ha pubblicato il suo rapporto annuale sui compensi attribuiti alle persone che rivestono le cariche più alte nello Stato e nelle istituzioni che fanno capo allo Stato.
Qui ci interessano in particolare le istituzioni culturali, perché la retribuzione prevista per i loro responsabili è un indice dell’attenzione che lo Stato dedica a questo settore della vita pubblica. Il rapporto della Corte dei conti ci dà una risposta abbastanza chiara.
Cominciamo dalla direttrice generale della Nationalbibliothek, Johanna Rachinger. Cominciamo da lei, perché è quella che nel 2021 ha guadagnato di più: 312.500 euro lordi all’anno. È l’unica ad aver avuto un reddito annuo superiore a quello del cancelliere, che era di 311.967,60 euro. Nel 2022, però, il suo compenso è stato ridotto a 267.100 euro. La Corte dei conti non ce ne dà una ragione.
Klaus Albrecht Schröder, direttore dell’Albertina, ha incassano in entrambi gli anni 214.300 euro. Questo vale anche per Peter Aufreiter, direttore del Technisches Museum, compensato con 195.600 euro. Idem per Katrin Vohland, direttrice del Museo di storia naturale, la cui retribuzione è stata di 200.400 euro. Al Belvedere, che proprio nel 2023 ha festeggiato i suoi 300 anni di esistenza, la direttrice Stella Rollig ha incassato nel 2021 229.300 euro, che quest’anno sono diventati 241.800.
Più complicato il calcolo della Corte dei conti per il Museo di arte moderna (Mumok), che vede due donne al vertice, Karola Kraus e Cornelia Lamprechter. Alla Corte non interessa analizzare quanto guadagnano i dirigenti, ma quanto spende per essi lo Stato. Per le direttrici del Mumok, perciò, ha indicato il compenso medio per entrambe: 238.200 euro nel 2021 e 202.600 euro lo scorso anno.
Ancora più complicato il calcolo per il Museum für angewandte Kunst (Mak), il Museo di arte applicata, perché qui ci sono stati degli scambi al vertice nel corso degli ultimi due anni: nel 2021 da Christoph Thun-Hohenstein a Lilli Hollein, cui nel 2022 si è affiancata Teresa Mitterlehner-Marchesani. La remunerazione media per ciascuna di queste persone è stata di 187.200 euro. Ma la Corte ha stimato che, se Thun-Hohenstein avesse svolto il suo ruolo per tutto l’anno, il suo compenso avrebbe raggiunto i 344.100 euro.
Dai musei ai teatri. Cominciamo dal Burgtheater, l’istituzione più importante di Vienna, con direttore artistico Martin Kusej e direttore commerciale Robert Beutler: retribuzione media per entrambi 228.900 euro nel 2021, 223.400 euro l’anno successivo. Direttore della Staatsoper, Bogdan Roscic, 251.400 e 256.200 nei due anni. Volksoper, con cambio alla direzione da Robert Meyer a Lotte de Beer: compenso medio 212.800 euro nel 2021, 224.200 nel 2022.
Usciamo da Vienna e andiamo a Salisburgo: i membri del direttorio del festival hanno guadagnato in media 247.600 euro. Concludiamo con Elisabeth Sobotka, direttrice del Festival di Bregenz, che ha percepito 213.000 euro nel 2021 e 250.500 euro nel 2022.
Abbiamo lasciato per ultimo il Kunsthistorisches Museum, il museo più importante di Vienna e tra i più importanti del mondo, diretto da Sabine Haag. Lo abbiamo fatto perché alla sua direzione sarebbe dovuto andare nel 2019 Eike Schmidt, storico dell’arte tedesco, da poco nominato direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze. Come avevamo riferito in questo blog il 3 ottobre 2019, Schmidt all’ultimo momento aveva rinunciato all’incarico, preferendo rimanere in Italia.
Il ministro per la Cultura dell’epoca aveva dovuto pregare Sabine Haag, in quel momento alla guida del museo, di rimanere in carico per altri due anni, il tempo necessario per trovare un nuovo successore. Haag accolse la preghiera ed è rimasta a dirigere il museo non solo due anni, ma fino ad oggi e vi rimarrà sino alla fine del 2024.
Fece bene Schmid a voltare le spalle al museo di Vienna e preferire Firenze? È difficile rispondere, perché le motivazioni possono essere tante, anche di natura familiare, ma sicuramente non fece bene dal punto di vista finanziario. La Corte dei conti austriaca ci informa che Haag, che resterà alla direzione del Kunsthistorisches Museum sino alla fine del 2024, ha percepito 258.600 euro nel 2021 e 260.200 euro nel 2022. Schmidt, agli Uffizi, ha percepito 145.000 euro lordi all’anno, aumentati a 185.000, con la cosiddetta “indennità annuale di risultato”. Sono oltre 70 mila euro in meno, pur essendo uno dei direttori meglio pagati in Italia.
NELLA FOTO, Johanna Rachinger, direttrice della Nationalbibliothek, la meglio pagata in Austria.
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