Sabato 8 Novembre 2025

Sono cose già viste altre volte: si indaga su un incendio doloso e alla fine si scopre che ad appiccarlo è stato un vigile del fuoco, proprio l’uomo che per mestiere avrebbe il compito di spegnere gli incendi. Il vigile del fuoco piromane di cui ci stiamo occupando è in realtà un ex vigile. Ha 24 anni ed è comparso davanti al Tribunale penale di Klagenfurt con l’accusa di aver deliberatamente provocato sei incendi, tutti nello stesso condominio di Bad Bleiberg in cui abitava o negli immediati dintorni. La presidente del collegio giudicante, Claudia Bandion-Ortner, lo ha condannato a 6 anni di reclusione e, su richiesta del procuratore Christian Pirker, ne ha disposto l’arresto immediato in aula, per timore di fuga e di recidiva.

Gli incendi attribuiti al giovane piromane sono avvenuti tra il settembre 2023 e il novembre dello scorso anno. Il primo risale al 7 settembre 2023 e riguarda l’incendio di un’auto parcheggiata davanti al condominio in cui risiede l’ex pompiere. In quell’occasione aveva preso fuoco, in un distinto incendio, anche un cassonetto delle immondizie. Cinque giorni dopo, il 12 settembre, va in fiamme la soffitta: il fuoco brucia tutto, causando un danno di 600.000 euro.

I mesi successivi sono tranquilli, fino al 21 agosto 2024, quando di nuovo viene dato fuoco a un cassonetto delle immondizie. Tre giorni dopo le fiamme divampano in un locale della cantina. Solo l’intervento tempestivo di una inquilina evita che il fuoco si estenda al resto dell’edificio. Nell’ottobre successivo va a fuoco di nuovo la soffitta, ma, forse per mancanza di ossigeno, le fiamme si estinguono da sole. L’ultimo caso è del 6 novembre dello scorso anno: è un nuovo incendio in cantina.

Per i vigili del fuoco non c’è alcun dubbio che tutti gli incendi siano dolosi. La polizia indaga e presto i sospetti si concentrano sul giovane inquilino, ex vigile del fuoco. Insospettisce il suo comportamento. Un poliziotto ricorda, per esempio, che in occasione dell’incendio del 12 settembre 2023 aveva visto il giovane, poi imputato, darsi molto da fare per guidare lui e i vigili del fuoco nella soffitta. Aveva più volte voluto far sapere che era stato proprio lui a svegliare tutti i condomini e che pertanto era merito suo se essi avevano avuto la vita salva. Gli inquirenti alla fine si erano convinti che fosse proprio lui il piromane, perché solo lui e altre tre persone avevano la chiave della soffitta, ma le altre tre quel giorno avevano un solido alibi.

Nel corso del processo l’imputato si è sempre dichiarato innocente. Ha soltanto ammesso di aver falsificato alcune fatture, per ottenere un risarcimento dell’assicurazione per l’acquisto di alcuni mobili. Il collegio giudicante, tuttavia, lo ha ritenuto colpevole, condannandolo, come si è detto, a 6 anni di reclusione.

La sentenza non è immediatamente esecutiva, perché l’imputato ha presentato ricorso. Ciononostante il pubblico ministero ha chiesto il suo arresto, nel timore che possa fuggire o appiccare altri incendi. Richiesta accolta dai giudici, per cui l’imputato è stato trasferito dall’aula del Tribunale direttamente nel carcere giudiziario.

NELLA FOTO, l’incendio al tetto del condominio di Bad Bleiberg del 12 settembre 2023.

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