Anche la Carinzia soffre di un’emergenza idrica, dovuta alla scarsità di precipitazioni dell’inverno e della primavera scorsi e al caldo torrido di questi giorni. Non è però un’emergenza che riguarda l’erogazione d’acqua nelle case. Per il momento colpisce soltanto le centrali idroelettriche, che producono il 60 per cento dell’energia nel Land.
I bacini artificiali di raccolta dell’acqua per muovere le turbine delle centrali non ne hanno a sufficienza, per cui a rotazione gli impianti devono rimanere fermi. Ce ne sono dieci di questi bacini lungo il corso della Drava, che dal Tirolo orientale scende in Carinzia e attraversa tutto il Land fino al confine con la Slovenia: la loro produzione attualmente è ridotta di un terzo, a causa del livello dell’acqua estremamente basso. Gli affluenti non ne trasportano a sufficienza per colmare il consumo che se ne fa per farla cadere nelle turbine.
Lo stato di crisi riguarda per ora soltanto la Drava, che è il fiume più importante della Carinzia. Non ne soffrono attualmente – almeno non in questa misura – il Danubio, la Mur, l’Inn o la Salzach, la cui acqua è pure sfruttata per mettere in funzione centrali idroelettriche.
La Kelag (società elettrica della Carinzia) fa sapere che livelli così bassi di produzione come quelli attuali non si registravano dal 1965. Nel primo semestre di quest’anno la disponibilità d’acqua è scesa al 76%, rispetto al livello normale. È una conseguenza diretta di una stagione invernale povera di nevicate e di una primavera asciutta. La Kelag, per soddisfare la domanda dei consumatori, è costretta ad acquistare elettricità da società di altri Länder o dall’estero. Nessuna ripercussione, per ora, sul prezzo agli utenti finali: l’azienda confida che la pioggia prima o poi arrivi e riesca a compensare nel secondo semestre dell’anno le carenze di oggi.
Ancora peggiore la situazione degli impianti del Verbund, società elettrica di Vienna che opera a livello internazionale e che è presente anche in Carinzia, con una serie di bacini idroelettrici, tra cui quello del Kölnbrein, nella valle del Malta, che con una capacità di 200 milioni di metri cubi d’acqua è il più grande dell’Austria. In questi giorni l’immenso bacino, lungo 4,5 chilometri, è riempito a metà e la produzione di elettricità è stata ridotta al 70%.
NELLA FOTO, la diga della valle del Malta, alta 200 metri. Alle sue spalle, il bacino di Kölnbrein, in cui il livello dell’acqua si è notevolmente abbassato.
______________________
Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.